Sapete bene o, forse, avrete capito, che la mia passione è il chiacchierino. Ma, non è il solo ed unico. Coltivo da sempre un'altra passione per gli scialli e le stole. Già qui, su queste pagine, nelle scorse settimane, ho avuto modo di presentarvi uno scialle in cotone rosa lavorato ai ferri (potete dare un'occhiata qui). Tuttavia, se quello si presentava come uno scialle più adatto ad un'invitata, oggi, vorrei sottoporvi un altro scialle, adatto anche ad una sposa.
Si tratta di uno scialle (il mio primissimo scialle) realizzato con la tecnica del telaietto:
Il telaietto l'ho scoperto la seconda volta che mi recai ad Abilmente a Vicenza e, inutile dirlo, fu amore a prima vista (se volete saperne di più su questa tecnica, vi consiglio di dare un'occhiata qui). Memore d'aver ammirato, su una delle mie preziose riviste, un articolo su un bellissimo scialle di lana realizzato con questa tecnica e strumento che, all'epoca, ignoravo cosa fosse, quando scoprii il telaietto, andai alla ricerca della rivista e mi misi all'opera. A differenza di quanto prospettato dalle cosiddette istruzioni, non sono ricorsa alla lana, bensì al cotone, anzi no, non è esatto: sono ricorsa ad una rocca di filato in cotone e seta color champagne.
Tutto lo scialle si compone di tanti (non ricordo più quanti) quadrati - piccole stelle di filo o, se volete, piccoli asterischi - uniti a uncinetto gli uni agli altri. Non penso d'essere fuori luogo nel dire che usando il cotone viene fuori un pizzo molto particolare. A tal proposito, basta guardare la foto sopra. Dopo aver unito le varie mattonelline, ho continuato con l'uncinetto facendo un giro di bordura a punto basso tutto attorno. S'intravede qui, tra una frangia e l'altra:
Infine, a chiusura di tutto il lavoro, come accennato poco sopra, ho realizzato tante, tante, tantissime frange cadenti molto... filose:
E' uno scialle delicato e di sicuro impatto. Adotto tanto ad un'invitata, quanto - e perchè no? - ad una sposa che debba coprire le spalle giusto il tempo della cerimonia in chiesa o, altrimenti, durante il ricevimento. Un tocco prezioso, diverso e vagamente gitano.
E con questo vi saluto e vi rimando alla prossima, Benben ( Nuvole e Gomitoli)
Credits photo: Alessia