Un po’ di relax non fa mai male

Da Chierico85

Dopo questo periodo di vacanze natalizie l’ambizione e il mordente per il lavoro puo’ diminuire ed è bene saper dare un periodo di pausa al pensiero di lavorare, guadagnare e ambire.

Oggi voglio farvi leggere una storiella che ho incontrato nella lettura di un libro: “4 ore alla settimana” di Timothy Ferriss, il quale parla di quanto importante sia il lavoro, ma di quanto altrettanto lo sia, sapersi accontentare, perchè il duro sforzo di ottenere qualcosa deve essere seguito da un godimento dell’obiettivo raggiunto, faticare fino alla morte non ha senso, si lavora e poi ci si gode il risultato, successivamente si decide se ripartire con nuovi obiettivi o meno. Il libro riporta questa storia, sta a voi coglierne il senso oppure darne uno tutto vostro:

Racconta di un uomo d’affari statunitense che, su ordine del medico, si concede una vacanza in un piccolo villaggio costiero messicano.

“Incapace di prendere sonno dopo aver ricevuto una telefonata urgente dall’ufficio, si avviò verso il molo per schiarirsi le idee. Lì era attraccata una minuscola imbarcazione con un solo pescatore, che scaricava dei tonni. L’americano si complimenta con il messicano per la pesca.

-Quanto ci ha messo a pescarli?- domandò l’americano.

-Pochissimo tempo- rispose il messicano in un inglese sorprendentemente buono.

-Perchè non sta fuori di più e prende più pesce?- domandò allora l’americano.

-E’ sufficiente per sostenere la mia famiglia e regalarne un pò agli amici- disse il messicano mentre li scaricava in una cesta.

-Ma… che cosa fa il resto del tempo?-

Il messicano alzò lo sguardo e sorrise. -Dormo fino a tardi, pesco un pò, gioco con i miei figli, faccio una siesta insieme a mia moglie Julia, e giro per il villaggio ogni sera, dove bevo vino e suono la chitarra con i miei amici. Ho una vita piena e impegnata e impegnata, Senor.-

L’americano rise e si allungò in tutta la sua statura. -Signore, mi sono laureato ad Harvard con un Master in Business Administration e posso darle una mano. Dovrebbe dedicare più tempo alla pesca e in questo modo potrebbe acquistare una barca più grande. In un attimo, con l’aumento dei profitti, potrebbe comperare numerose barche. Alla fine avrebbe una flotta di pescherecci.-

Proseguì. -Invece di vendere quello che pesca ad un intermediario, potrebbe vendere direttamente ai clienti, e alla fine potrebbe aprire un conservificio. Controllerebbe il prodotto, la lavorazione e la distribuzione. Naturalmente dovrebbe lasciare questo piccolo villaggio costiero e trasferirsi a Città del Messicano, poi a Los Angeles e infine a New York, dove potrebbe gestire la sua impresa in espansione con un management appropriato-.

Il pescatore messicano domandò: -Ma, senor, quanto ci vorrà per tutto questo?-.

Al che l’americano rispose: -Quindici, vent’anni. Massimo venticinque-.

-E poi, senor?-

L’americano rise e disse: -Questa è la parte migliore. Al momento giusto, lancerebbe una IPO e venderebbe le azioni della sua società al pubblico diventando veramente ricco. Farebbe i milioni-.

-Milioni, senor? E poi?-

-A quel punto potrebbe ritirarsi e trasferirsi in un piccolo villaggio costiero di pescatori, dopo potrebbe dormire fino a tardi, pescare un pò, giocare con i suoi figli, fare una siesta insieme a sua mogli e girare per il villaggio la sera, per bere vino e suonare la chitarra insieme ai suoi amigos…-.


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