1 Marzo.
È passato un anno,365 giorni,8670 minuti. Sono un po’ più vecchia e mi piace pensare anche un po’ più saggia.
Esattamente un anno fa mi trovavo seduta in una Cheescake Factory di Dubai, mentre A. e i camerieri mi cantavano ‘Happy birthday to you’.
In questi 31536000 secondi, sono cambiate tante cose.
Un anno fa ero persa, insoddisfatta e portavo quasi due taglie in più. Non vedevo vie d’uscita, non vedevo più me.
È stato, quello di un anno fa, un inverno freddo e scuro in cui i giorni si susseguivano tutti uguali, senza significato.
Poi ho preso una decisione,una di quelle importanti,di quelle che ti cambiano la vita. E adesso di quella V. che ha sentito il bisogno di andarsene così lontano,almeno per un po’, non rimane quasi più nulla.Sono dimagrita,ho tagliato i miei lunghissimi capelli che mi davano sicurezza e accettato i miei limiti,ma anche imparato-almeno un po’- a non sottovalutare i miei pregi. Mi sono messa a scrivere quasi seriamente,riesco a non sentirmi in colpa per ogni cosa,specialmente quando quel qualcosa non dipende veramente da me,ma esclusivamente dagli altri. Gli altri. Sempre gli altri. Convinta che solo attraverso i loro occhi,si prendesse sostanza. E invece no. È quando ti guardi allo specchio che vedi quel che sei e come vorresti essere. Spera che le due immagini coincidano. Prova a farle coincidere.
Una sola cosa è rimasta veramente uguale.Una certa persona,un certo igegnere (ormai diventato famoso per il post precedente,ma che non si è montato la testa. Perchè è già montato di suo,non per altro). È sempre qui e dice di avere l’intenzione di rimanerci.Pazzo.
Da oggi inizierò a mentire sull’età,per tutti voi e per sempre avrò 23 anni!Capito?
Ora veniamo alle cose serie:cosa mi regalate?!
V.