Magazine Diario personale
Quell'uomo seduto accanto a me, ieri era come me.Correva dietro ai sogni, veloce più del vento.Guardava sempre avanti.Il tempo era inesistente.Mentre l'altro, quel vuoto lasciato un pò più in làsi è fermato dentro.Spinto dall'insuccesso ha smesso di volare.Per lui, il tempo è un muro di cementoe i sogni diluiti non sono mai esistiti.travolto dagli effetti e da qualche spintarellaha rincorso lei, sempre la più bella.Sempre la più incerta. Ha deciso sempre lei.
Ha scelto sempre l'altro.