Da qualche mese a questa parte non faccio altro che incontrare gente che parla di “essere committati”, da commit, in inglese, che significa dedicarsi, impegnarsi.
Al di là dell’uso dell’inglese italianizzato – discutibile – la cosa che mi colpisce è la questione di essere motivati, convinti di voler fare qualcosa e farla nel miglior modo possibile.
Non so a voi, ma questa storia mi suona del tutto nuova.
Spiego.
Ho vissuto per anni in un sistema che offriva delle occasioni di gran lunga inferiori rispetto alle mie aspettative.
Stipendio, posto di lavoro, istruzione, ma anche semplicemente la passione degli altri, la voglia di scoprire, di imparare, di dare.
Mi sembrava tutto, sempre, troppo poco.
E ogni volta che cercavo di andare a fondo, di capire il perchè dovesse per forza funzionare così, la risposta era la stessa: “Accontentati”.
A volte osavano di più, dicevano “Poi un giorno capirai”, con aria di chi sa.
O quel giorno non è arrivato o io non ho capito.
Nel mio caso non è il tempo che ha fatto la differenza, ma l’esperienza.
Tramite il blog, il lavoro e i social network conosco tanta gente. Mi piace scoprire cosa queste persone vogliono veramente, da cosa sono guidate, dove vogliono arrivare. Mi sorprende vedere spesso una mancanza di desiderio, volontà, direzione.
Un commitment, appunto.
Ma non c’è nulla da sorprendersi invece. I problemi quotidiani hanno facilmente il sopravvento sui grandi progetti. Un ambiente poco vario e stimolante, fatto di persone che tirano a campare, spezza ogni desiderio di chiederti chi sei e cosa vuoi veramente.
Così torni a casa il lunedì sera esausto, guardi Saviano in tv e ti addormenti col telecomando in mano pensando “Italiani gente coraggiosa“.
Sarebbe stato bello, tra i tanti “Accontentati” e “Un giorno capirai”, che qualcuno mi avesse detto: “Provaci. Ce la poi fare“.
È una cosa stupida. Piccola.
Che associo al sorriso degli americani quando per strada incrociano il tuo sguardo. Ma forse ognuno vede solo ciò che vuol vedere.
Quindi non credetemi.
Ascoltate solo voi stessi.
Provateci.
Ce la potete fare.