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un post nella nicchia, sono il primo a dirlo

Creato il 08 marzo 2014 da Plus1gmt

Secondo me se vi annoiate è perché insistete col circondarvi di cose che alla lunga annoiano. Leggere certa roba rompe i maroni, alla lunga, ed è per questo che non vi vedo più leggere nei tempi morti. Stesso discorso per i giochini sugli smartcosi, quando scema la meraviglia per l’animazione e la semplicità dei primi livelli spegnete il dispositivo e tornate a girarvi i pollici. Vogliamo parlare dei programmi televisivi? Magari non vi sembra che il tale format vi abbia rotto, ma anche se continuate a seguirlo ogni volta che vi trovate ad accendere la vostra tv lo fate sempre con un pizzico in più di rassegnazione. La stessa apertura con cui accogliete continue novità discografiche – sempre degli stessi artisti o di loro epigoni – è una prova di ciò. Vi riempite le mini sd del telefono di musica tutta uguale per poi ascoltare sempre quei due o tre pezzi archetipo di tutto il resto per poi mettere via le cuffie, perché la piattezza degli stimoli esterni genera omologazione nel comprendere anche il proprio stato d’animo. Che in parole povere significa che non ve ne rendete conto, ma ve lo posso dire io: state sbagliando approccio.

Si tratta di tutte cose quindi la cui reiterazione sapete già che vi viene alla nausea ed è per questo che poi non fate più quella cosa lì ma aspettate che esca qualcosa di nuovo. Non vorrei spaventarvi ma si tratta di una strategia alle vostre spalle per farvi spendere di più. Sapete vero quella leggenda per cui ciascuno di noi ha una madre o una zia che usa la stessa lavastoviglie Siemens dal 1970 e rotti e non l’ha mai cambiata. Secondo voi la Siemens ci ha guadagnato o ci ha perso, come tutte le industrie del tempo, a produrre cose indistruttibili? Non so, ma ancora oggi io di fronte al brand Siemens (non gasatevi, social media manager Siemens per questo post, Siemens è solo un esempio come un altro di tecnologia di altri tempi) ho una reazione di stima ben diversa rispetto ad altri marchi di cose che mi sono durate una manciata di settimane prima di rompersi.

Con i prodotti per la mente funziona allo stesso modo, e lo so che mettere il becco nelle abitudini più o meno culturali altrui è ancora meno tollerato rispetto alle ingerenze sulle preferenze sessuali o politiche o religiose. Io però, che non ricordo di essermi mai annoiato in vita mia, ed è più facile che sia successo in compagnia di qualcuno che da solo (questa frase l’avrò scritta credo un milione di volte) io che non ricordo si essermi mai annoiato in vita mia (un milione e uno) vorrei sfidarvi a provare un po’ a sperimentare cose diverse. Provate ad allontanarvi da quello che c’è in vetrina, dalle strade maestre degli spazi pubblicitari a pagamento, dai banchi delle novità, dalle fascette esageratamente compiacenti, dalle agende degli eventi di settore che fanno più clamore perché con maggiori investimenti, per non parlare degli ambiti a me più noti dei vari circuiti dei network radiofonici e televisivi commerciali. E non dovete farlo per essere alternativi a tutti costi, né vi posso assicurare trattarsi di un comportamento faticoso, cioè secondo me siete capaci di ben altre imprese.

Perché sembra che dell’Internet sia stato assimilato tutto – condivisioni di minchiate, aforismi, porno, letteratura complottista eccetera – tranne che la possibilità di trovare cose. Cose un po’ diverse ma altrettanto nobili. Si fa presto a dire che tizio se scrivesse come caio che sforna un best seller all’anno sarebbe altrettanto famoso, o che la band tal dei tali avrebbe più fan dei vincitori di Sanremo se facessero canzoni ugualmente belle. No, non è così e lo sapete anche voi. Nicchia o non nicchia, è solo una questione di curiosità. Dovreste provare a curiosare in giro e provare cose nuove, e la scusa che non avete tempo non regge. La curiosità è il più efficace deterrente alla noia. Chiedetelo ai bambini.



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