Un Posto al Sole: i primi episodi di una soap con una certa mole

Creato il 23 giugno 2012 da Dejavu
Entrando nel favoloso mondo delle saponette televisive, anni fa - complice mia sorella - scivolai sul prodotto più longevo che il nostro palinsesto conosca. E oggi riscopro un video che ne celebrava con un sunto le prime 1000 puntate. Quella volta, fu festa grande per il cast.Ora sono 16 gli anni di messa in onda. Completamente girato al Vomero dove dovrebbe trovarsi il Palazzo dei conti Palladini, con gli interni ricostruiti nei centri sperimentali della Rai a Napoli, Un Posto al Sole continua a scottare sulla sabbia reinventandosi anno dopo anno, con formule che a volte non vanno in vacanza nemmeno d'estate.Nato nel 1996 da una intuizione di Gianni Minoli sulla base di un format australiano chiamato Neighbours (Vicini di Casa) , la soap partenopea che splende da un quarto di secolo sul 3° canale come un aperitivo preserale ha macinato giorno dopo giorno ascolti, successi e celebri guest star in un andirivieni sempre emozionante, proprio come se fosse un porto di mare.Indimenticabili gli intrighi della nobile famiglia Palladini (poi sostituiti dai Ferri) con la spigolosa contessa Federica (Ida di Benedetto) a fare da insuperabile matriarca e i suoi bellissimi figli come l'avvocato maneggione Alberto (Maurizio Aiello) e l'ingegnere navale Alessandro (Gian Guido Baldi) stranamente somigliante all'efebico modello Roger Garth.E poi i ragazzi sempre più numerosi e incasinati della Terrazza sulle cui maioliche si sono posati passi come quelli di Serena Autieri, Giada Desideri e Massimo Poggio.E la dignitosa e avvincente famiglia Poggi? E gli ancor più modesti Giordano con il capostipite Raffaele portiere di calcio nei sogni e portinaio nella vita? E poi la mafia, il giornalismo d'inchiesta, gli immancabili omicidi, i processi, i gialli, le morti e le resurrezioni, i tradimenti, le relazioni omosessuali.Palazzo Palladini, lambito dalle onde di un mare sempre in piena, rappresenta forse l'esperimento televisivo più riuscito nella rappresentazione di uno spaccato sociale costruito a piramide dove i potenti stanno in alto e le famiglie medio borghesi alla base, con tanti outsider che vanno e vengono, giungendo dall'acqua o dalla terraferma sin dalla Prima Puntata.E il famoso posto, quello del titolo, quello che sta al sole, sia essa vicino al cielo o alla cantina, è sempre illuminato da un unico astro universale e uguale per chiunque, senza distinzioni di sorta. Proprio come quella luce che si accende ogni giorno a dispetto di tutto nemmeno gli amori, i drammi, le gioie, le debolezze conoscono ostacoli o serrande, per coloro che stanno sopra quel misterioso e avventuroso palcoscenico che è la vita.

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