Magazine Cultura

Un posto chiamato qui

Creato il 23 gennaio 2014 da Nicky @NickysBooks
Un posto chiamato qui
Titolo: Un posto chiamato quiAutrice: Cecilia AhernTitolo originale: A Place Called HereTraduzione: Marcella MaffiEditore: RizzoliCollana: Bur NarrativaPagine: 393Prezzo: 9,50 €Formato: brossuraAnno 1ª edizione originale: 2006Anno 1ª edizione italiana: 2007 (Sonzogno)Genere: romanzi rosa, chick lit,Codice ISBN: 978-88-17-03093-9
Trama: Da quando una sua compagna di classe, anni prima, è scomparsa nel nulla, Sandy Shortt è ossessionata dalla paura della perdita: per questo ha dedicato la propria vita a cercare persone scomparse. Ma un giorno è proprio lei a scomparire: mentre fa jogging imbocca un sentiero poco tracciato in un bosco, e si ritrova in un luogo magico. Un posto chiamato Qui, dove finiscono tutte le cose e le persone smarrite, tutte le sensazioni, le voci, i suoni e gli odori dimenticati. Sandy vi ritrova oggetti perduti e le persone che ha cercato per tutta la vita, scordandosi di cercare se stessa. E ora, lontana dai propri cari e dalla casa da cui per tanti anni è fuggita, vuole una sola cosa: tornare indietro. (dalla quarta di copertina)Giudizio personale: Avete presente quando cercate qualcosa, ma non riuscite a trovarla? Un oggetto o anche un indumento che siete sicuri di aver visto sulla vostra scrivania o nel vostro armadio esattamente ieri ma che adesso è letteralmente sparito? Ribaltate casa, guardate ovunque, in ogni luogo e in ogni lago direbbe qualcuno, senza però ottenere nessun risultato se non un terribile senso di fastidio. Quella cosa non può essersi volatilizzata, ma di fatto risulta introvabile. Ecco questo romanzo parte da questo, dal "teorema" del calzino spaiato.Chi di noi non ha almeno un calzino spaiato a casa? Io ho perso il conto, ormai faccio coppie di calzini spaiati. Non è che la lavatrice se li mangi, semplicemente spariscono. Il punto però è: dove caspita vanno a finire? Ed è su questa domanda che Sandy Shortt basa la sua vita. Tutto comincia quando è ancora una bambina: Jenny-May Butler, sua compagna di classe, scompare nel nulla. La polizia irlandese indaga a fondo, ma di Jenny non c'è traccia. Fuga volontaria? Rapimento? Nessuno riesce a trovare risposte e questa sparizione inspiegabile colpisce nel profondo Sandy, che comincia a vivere nel terrore della perdita. Diventa prima un'ossessione e poi, da adulta, un lavoro. Lei è bravissima a ritrovare le persone, vi si dedica anima e corpo, trascurando perfino se stessa. Poi, una mattina, è lei a scomparire. E riappare in un luogo strano, speciale. Un posto chiamato "Qui". Qui è il luogo dove vanno a finire tutte le cose e le persone smarrite. Potete trovarci di tutto, ma proprio tutto: oggetti di uso comune, indumenti, suoni, voci (e ovviamente un'enorme quantità di calzini spaiati). Disorientata e un po' spaventata, ora la domanda che assilla Sandy è: riuscirò a tornare indietro?Perché nel "Qui" sembra che tutti vivano sereni e che ci sia una sorta di equilibrio cosmico dal quale è impossibile scappare. Come spesso accade, però, l'apparenza inganna e nemmeno qui va davvero tutto bene. È in questo momento, però, in un luogo al di fuori del tempo, che Sandy ha la possibilità di guardarsi dentro, di esaminare a fondo la sua vita.Non voglio svelare oltre, perché questo romanzo va gustato pian piano. Per me è stata una piacevolissima scoperta. Non avevo letto nulla della Ahern, ma ne avevo sempre sentito parlare molto bene. Il suo stile mi è piaciuto: fresco, leggero e coinvolgente, l'ideale per una lettura tranquilla e sbarazzina. L'intreccio alterna momenti divertenti a momenti più riflessivi, nei quali tutte le paure e le ossessioni di Sandy vengono analizzate. Il suo personaggio mi è piaciuto davvero, anche perché non è la solita bellona protagonista di molti romanzi rosa. È una ragazza normale. Una donna forte e determinata quando si tratta di trovare le persone scomparse, ma fragile e piena di insicurezze nella sua vita privata. La sua ossessione per le sparizioni la porta a stringere un legame forte con i famigliari degli scomparsi, una sorta di empatia che solo lei riesce a provare. Perché lei capisce il loro dolore, il loro senso di vuoto e impotenza, rendendola unica.Un libro davvero consigliato. E poi chissà, magari un Qui esiste davvero da qualche parte, dove chi ha scelto di sparire possa aver trovato un po' di serenità.Voto: 7,5
Citazione: "A volte, la gente può svanire proprio davanti ai nostri occhi.
A volte, la gente ci scopre all'improvviso, anche se ci ha sempre avuto davanti.
A volte, se non prestiamo abbastanza attenzione, capita che non riusciamo più a vedere noi stessi…
"
Colonna sonora: I still haven't found what I'm looking for degli U2Consigliato: agli amanti del genere e a chi ha voglia di una lettura legge a ma gradevoleIstruzioni per l'uso: accompagnare la lettura da tanto tanto tè caldo.
Buona lettura!Un posto chiamato quida PensieriParole

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :