Sarà che comincio ad accusare la stanchezza ma in certi momenti questo mi sembra un posto pericoloso.Meno di due settimane fa uscivo per andare a fare il solito carico di spesa. Stavo per salire in macchina quando l'ululato di una sirena mi ha bloccato tra il montante e lo sportello. Sono arrivati un'ambulanza, un'unità medica di rianimazione e un mezzo dei Vigili del Fuoco. Si sono fermati lungo la via, davanti all'albergo prospicente il nostro. I paramedici si sono lanciati all'interno mentre cinque Vigili del Fuoco sono scesi dal mezzo e hanno cominciato ad aprire portelli e portelloni. I passanti si isono immobilizzati, teste e busti sono comparsi alle finestre e ai balconi. Alcuni vigili urbani che passavano di lì casualmente si sono affrettati a bloccare l'ingresso nella via e a deviare il traffico. Per un istante sono stato travolto dall'istinto di scappare e di risparmiarmi quello spettacolo ma l'assembramento di mezzi mi impediva di uscire con la macchina. Ci vuol poco ad immedesimarsi e infatti ero già alle prese con il pensiero: sarebbe potuto toccare a noi...che mi mette addosso sempre una certa angoscia.
Un Vigile del Fuoco si è caricato in spalla una sorta di zaino metallico che dei cavi collegavano ad una enorme tenaglia. Un collega lo ha aiutato a trasportarla all'interno.
Ho provato a farmi un'idea di quello che poteva essere successo. Non vedo uscire fumo da nessuna parte e quell'attrezzo non serviva di certo a spegnere incendi. Qualcuno rimasto chiuso nell'ascensore? Ma i paramedici allora? Forse l'ascensore è precipitato! Nel corso degli anni mi sono immaginato tutti i possibili incidenti con l'ascensore e tra questi c'era anche la rottura dei cavi che lo sorreggono e lo fanno viaggiare.
Alcuni clienti dell'hotel erano seduti ai tavolini della terrazza e non sembravano particolarmente allarmati. Forse la situazione non era così grave oppure il cinismo umano ha raggiunto nuovi traguardi.
Con il passare dei minuti sono trapelate le prime indiscrezioni: una dipendente dell'hotel che lavorava in cucina aveva un braccio incastrato nella macchina impastatrice. Le mie ginocchia hanno barcollato. Mia madre, che si trovava a pochi metri da me, si è messa una mano davanti alla bocca per smorzare un grido di orrore.
Poco dopo i Vigili del Fuoco sono usciti. Quello che portava le tenaglie si è affrettato a togliersi di dosso tutto il macchinario e ha sbottato: " che cazzo di sudata!". E si è acceso subito una sigaretta. Non mi sono parsi bei segnali, temevo di veder uscire la poveraccia con il braccio maciullato. Però un'impastatrice non è un tritacarne, a meno che non fosse così potente da avergli staccato la mano.
La donna è uscita in barella accompagnata dai paramedici. che l'hanno caricata sull'ambulanza. Sembrava più esausta che spaventata e aveva una mano tumefatta e gonfia, con lividi che risalivano fin quasi al gomito. Tutto sommato se l'è cavata abbastanza bene perchè non ha riportato nemmeno una frattura e dopo qualche giorno è tornata a lavorare.
Le vacanze degli altri