LUIGI ANGELETTI IPOCRITA CACCIATORE
All’apertura della caccia, come tutti gli anni, dobbiamo sorbirci gli ipocriti sermoni dei cacciatori-amanti-della natura.
Un cacciatore particolare ha attirato la nostra attenzione, anche perché per lui tutte le occasioni sono buone per farla spesso fuori dal vaso, è Angeletti, il segretario della Uil, che si è definito un “predatore” intelligente.
Come faccia a darsi dell’intelligente da solo è già un mistero, mentre che sia un predatore lo si vede da come si comporta nei contratti di lavoro che dovrebbe firmare per conto dei due iscritti che ha nel suo sindacato.
Il suo essere predatore si estrinseca nel “dare sempre ragione al più forte”, che, nel caso del lavoro, è il padrone.
Nel suo sermone Angeletti elogia la Biodiversità, e dice che è un capitale che bisogna gestire bene. Parole sante è ovvio, chiunque di noi difende la biodiversità e ne conosce il valore biologico e naturale, ma come si fa a difenderla questa biodiversità se si va in giro ad ammazzare specie viventi, essere viventi che solo con la loro presenza riescono a mantenere l’equilibrio biologico fra prede e predatori?
Poi Angeletti cacciatore, ne aggiunge una di frasi, che dimostra la totale ignoranza in questo campo della biodiversità, dice che, per merito della categoria dei cacciatori, si registra uu incremento di alcuni generi di fauna selvatica, come i cinghiali.
Cinghiali che, per gli agricoltori dell’appennino, sono diventati un serio problema e le provincie sono spesso costrette ad intervenire. Si facesse un giro, Angeletti, da quelle parti e mi sa che i pallettoni se li beccherebbe lui.
Conclude il suo alto discorso con la meraviglia di vita nel fare passeggiate fra i boschi, nella natura, l’aria pura, eccetera.
Ma dove lo mettiamo il fucile? Quel attrezzo col colpo in canna, pronto ad ammazzare tutto quello che si muove, con la meraviglia della natura?
Una persona che gode ad ammazzare creature viventi, elogiando i boschi, l’aria pura e la biodiversità, chi crede di prendere in giro?
Forse uccidere esseri indifesi lo appaga dalle frustrazioni per ciò che, fisicamente e psicologicamente, non gli funziona. Premere il grilletto e uccidere gli dà quella forza e quella potenza che non ha mai avuto.
E allora lo dica senza fare l’ipocrita: “Uccido e basta”.
All’apertura della caccia, come tutti gli anni, dobbiamo sorbirci gli ipocriti sermoni dei cacciatori-amanti-della natura.
