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Domenica all’ora di pranzo è andato in onda sull’ammiraglia della Rai l’ennesimo Renzi show! La pura esaltazione dell’ego di un ragazzotto toscano che un bel giorno, ma solo per lui, ha deciso di rappresentare e di governare un popolo senza mai averne ricevuto alcun mandato elettorale, se non quello che gli è venuto da una manciata di voti di primarie casarecce. Ora tutti i nostri dubbi non sono circa l’operato di codesto individuo - che ogni cittadino può giudicare liberamente analizzando le proprie condizioni di vita, se sono rimaste uguali, migliorate o peggiorate da quando il “premier senza voto” ha occupato Palazzo Chigi - ma se questa occupazione abusiva del Palazzo è stata tutta farina del suo sacco o se la farina viene da altri mulini! Il dubbio amletico resta. Come resta la sensazione, nel guardarlo dentro quella giacchetta risicata e i pantaloni alla zompafosso, di un pavone che fa la ruota. Un pallone gonfio e tronfio di parole e di annunci, sgonfio di decisioni mai prese e non in grado di prendere. Un “premier senza voto” che vende soltanto fumo, e che riesce soltanto a realizzare il contrario di tutto: niente! Lui è la brutta copia della Iª Repubblica: all'epoca la torta se la spartivano tra di loro e qualche briciola finiva pure a noi! Adesso il giglio magico si mangia pure le briciole! Lui è la personificazione del fallimento del capitalismo e del comunismo messi insieme. Lui è un leader senza popolo e senza programmi. Lui è il vuoto mediatico. Duro, arrogante, presuntuoso, ambizioso, determinato ad ottenere ciò che vuole: il potere e basta! Vuole fare il brillante, risultare simpatico a tutti i costi, ma con scarsi risultati, paragonabili a quelli della crescita del Pil.