Magazine Opinioni
La prima versione del progetto, voluta dall'Amministrazione di George W. Bush, causò un duro scontro diplomatico, al prevedere il dispiegamento di missili intercettori in Polonia e Repubblica Ceca.
Mosca ha pensato che tale posizione fosse stata pensata per neutralizzare le sue capacità. Barack Obama, tuttavia, ha cambiato radicalmente le cose. La sua Amministrazione ha optato per un sistema di intercettazione più agile del precedente, che utilizza missili SM-3, progettati per essere installati in navi da guerra e diretti a neutralizzare i missili di corto e medio raggio.
Lo scudo di Bush, invece, era pensato per contrastare missili di lungo raggio, e sarebbe dovuto essere installato necessariamente nei silos. L'Iran non ha missili di lungo raggio e non è prevedibile che li abbia nei prossimi anni. Questo alimentava i sospetti di Mosca. La decisione di Obama si deve a due fattori: la volontà di migliorare le relazioni con la Russia e il desiderio di optare per un progetto più economico e in una fase di sviluppo più avanzato e testato. Senza dubbio, il nuovo piano è più accettabile per Mosca, che tuttavia ha continuato ad esprimere un certo malcontento, anche se con minor intensità.
La Spagna metterà a disposizione la base di Rota per offrire appoggio navale al progetto. Altri paesi europei accoglieranno altre installazioni, principalmente radar. Navi armate con gli SM-3 pattuglieranno il Mediterraneo orientale per poter intercettare le minacce provenienti da Oriente.
[Da El Pais, Andrea Rizzi]
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