
Le case cantoniere dell'Anas, tinteggiate di quel rosso pompeiano che l'ha rese famose nel mondo e che oggi languono ai bordi delle strade ammantate nell'incuria e nell'abbandono forse torneranno a vivere con noi. Il Ministero del turismo con Anas e Demanio hanno infatti sottoscritto un accordo per la riqualificazione e il riuso di immobili pubblici, a partire proprio dalle case cantoniere.

Su tutto il territorio nazionale l’Anas possiede 1.244 Case Cantoniere (di cui 607 sono utilizzate a vario titolo – uso istituzionale o di supporto alle attività di esercizio) di cui il 35% indisponibile per valorizzazione perché sedi istituzionali, il 55% parzialmente disponibili sulla base delle analisi dei flussi di clienti, il 10% ad alto potenziale turistico. L’istituzione della casa cantoniera risale al 13 aprile 1830, giorno in cu, con Regio Decreto del re di Sardegna Carlo Felice, viene ufficialmente creata la figura del Cantoniere al quale viene demandata la manutenzione e il controllo di un ‘cantone’ della strada (un tratto di circa 3-4 chilometri). Per

La pagina del sito web Anas dedicata al progetto “Case Cantoniere” è a questo indirizzo:
http://www.stradeanas.it/index.php?/content/index/arg/case_cantoniere.
Paolo Maggi