Sapete quel è la vera verità vera?
È finita l'ubriacatura, la facile seduzione, il rimbecillimento da liberalismo diffuso, da capitalismo selvaggio, da privato è bello senza se e senza ma.
Tutte quelle balle che ci raccontavano sull'efficienza del privato, sul demone che era insito nel pubblico; tutte quelle stra-balle che ci infilavano a forza nelle orecchie sul fatto che il mercato è un organismo 'vivente' e che quindi sa auto-regolarsi e riformarsi; tutte quelle cretinate folli che ci presentavano il mondo migliore quello in cui l'individualismo era la spinta propulsiva per una società fatta solo di meriti e di riconoscimenti e di zero solidarietà, bene, tutto questo ormai si sta sgretolando.
Oggi la sbronza sta passando, lasciando macerie, società disgregate, palesi discriminazioni, poche tutele, inutili battaglie e falsi ideali.
In tutto il mondo, ma in particolare da noi, area test, da oltre vent'anni, per il peggiore esperimento politico-economico che la storia moderna abbia mai conosciuto.
Un caudillo con i tacchi finti, che grazie alla sua incapacità politica, all'allucinante amore per se stesso, ai suoi problemi con la giustizia, e alla sua presunzione sconfinata, ci ha portato non solo alla deriva economica, ma ha di fatto sotterrato un paese che aveva nel suo Dna, oltre a problemi giganteschi, temi come i diritti, le tutele, la solidarietà, la convivenza.
Oggi siamo un paese fermo a vent'anni fa e più povero, con un disallineamento tra le classi spaventoso, con una forbice tra nord e sud mai così aperta, bistrattato e preso in giro in tutti i consessi internazionali, con un livello di disoccupazione spaventoso, con un giovane su tre che non trova il primo impiego, e con un tasso di litigiosità, di rissa, di odio immensi, mentre l'innovazione, la spinta alle nuove tecnologie e alle loro sperimentazioni arrancano ancora.
Bene di fronte a questo sfacelo, finalmente, il paese si sta risvegliando. E non solo per le elezioni ultime venute.
Lo respiri nell'aria, nel dibattito forte su crescita sostenibile e rispetto delle regole.
Finalmente molti si domandano se questo è il mondo migliore che si può pretendere, se la qualità della vita di ognuno è a livelli accettabili, se il dio denaro deve essere il timone di ogni scelta.
I referendum sono parte di questo risveglio.
Non so come andranno, se si raggiungerà il quorum, se vinceranno i Sì.
So solo che il clima è cambiato, che molti hanno voltato le spalle all'ignoranza e alla becera fame di successo, che la gente - l'unica che conta - ha ricominciato a considerare il bene comune come valore, la salute un obbiettivo da raggiungere, e che la legge è uguale per tutti.
Basta che andate in giro, che ascoltate le persone parlare, che annusate l'aria.
Il paese - purtroppo - non è diventato di sinistra. Ma ha ricominciato a ragionare lontano dalle chiappe delle veline e più vicina alle necessità comuni.
Andate a votare! E possibilmente votate Sì in ogni scehda (anche in quelle dei referendum 'milanesi').