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Un ricordo di Al Molinaro

Creato il 31 ottobre 2015 da Af68 @AntonioFalcone1
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Al Molinaro

Eeh già, già, già, già…”* Quanti appartengano alla generazione dello scrivente o chi ha comunque conosciuto la serie televisiva Happy Days in anni recenti, grazie alle varie repliche, non potrà certo aver dimenticato, credo, la tipica conclusione, amara e rassegnata, seguita da una leggera smorfia sul volto bonario e un tipico movimento della testa, che accompagnava ogni ragionamento del buon Alfred Delvecchio, dopo aver ascoltato le vicissitudini quotidiane che gli venivano narrate dagli abituali frequentatori del suo drive-in, Richie (Ron Howard), Potsie (Anson Williams), Ralph (Donny Most), ereditato da Matsuo “Arnold” Takahashi (Pat Morita) ed in seguito cogestito col mitico Arthur Fonzarelli “Fonzie” (Henry Winkler).
E’ giunta notizia in queste ultime ore, comunicata ai media dal figlio Michael, della scomparsa di Al Molinaro (Albert Francis, Kenosha, 1920) l’attore italo-americano che interpretava il suddetto personaggio, il quale iniziò la sua carriera nel mondo dello spettacolo sul finire degli anni ‘60, dopo aver svolto l’attività di agente immobiliare.

Happy_Days
Il primo ruolo di rilievo fu quello del poliziotto Murray nella serie televisiva La strana coppia (The Odd Couple, 5 stagioni dal ’70 al ’75, dall’omonima piece teatrale di Neil Simon, 1965, già portata al cinema da Gene Sacks nel 1968), per poi entrare nel cast di Happy Days nel ’76, sit-com ambientata nell’America dei “favolosi” e mitizzati anni ’50, capace comunque di attualizzare nell’ apparentemente asettico microcosmo di Milwaukee, ansie e problematiche di varie generazioni, che andò avanti sulla rete televisiva ABC per 11 stagioni, con 255 episodi, dal’74 fino all’84; ritiratosi dalle scene televisive all’inizio degli anni ‘90, Molinaro lavorò in spot pubblicitari e scrisse racconti per ragazzi. Riprese il ruolo di Al Delvecchio nel ’94, per il video del singolo Buddy Holly dei Weezer, ambientato nel noto locale della serie.

*“Eeh yep, yep, yep, yep” nella versione originale


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