Georges Descrières
Ci ha lasciati l’attore Georges Descrières (Georges René Bergé all’anagrafe), morto ieri, domenica 20 ottobre, a Cannes, all’età di 83 anni. Uno dei tanti “amici d’infanzia”, almeno per coloro che appartengono alla mia generazione: gradita compagnia di vari pomeriggi (domenicali, sul secondo canale Rai, se la memoria non mi inganna) con la celebre serie televisiva
Arsenio Lupin (
Arsène Lupin), 26 episodi suddivisi in due stagioni tra il ‘71 e il ‘74, basata sulle opere di Maurice Leblanc, “papà” del ladro gentiluomo, protagonista di romanzi, racconti e
pièce teatrali a partire dal 1907, anno in cui venne pubblicata una raccolta di nove novelle (
Arsène Lupin, gentleman cambrioleur).
L’interpretazione offerta da Descrières di Lupin, divertita e divertente, ne ha colto gli aspetti salienti di uomo elegante, raffinato, con un sottile senso del’umorismo, amante del lusso e delle belle donne, assecondando le capacità trasformiste previste nell’opera d’origine, così come il rispetto di un particolare codice morale del personaggio riguardo lo svolgimento della sua “professione”. Infatti i suoi ingegnosi furti, sempre lontani da azioni propriamente violente, venivano perpetrati nei confronti delle persone più facoltose e i frutti dell’attività venivano devoluti, oltre che a se stesso, alle persone più bisognose.
Descrières è stato anche un valido interprete teatrale (era membro della Comédie-Française, con la quale ha realizzato numerose pièce) e cinematografico (l’esordio nel’54, L’uomo e il diavolo, diretto da Claude Autant-Lara), offrendo al riguardo buone doti da caratterista (Le Mariage de Figaro, Jean Meyer, ‘59, il ruolo di Athos ne I tre moschettieri di Bernard Borderie, ’61, o quello di David in Due per la strada, Stanley Donen, ‘67), ma la conclusione è ovvia: per tutti sarà sempre e soltanto Arsène Lupin, brillant comme le diamant rapide comme le vent, riprendendo alcuni versi della sigla finale (prima serie) composta da Jean-Pierre Bourtayre e interpretata da Jacques Dutron (L’Arsène).
Bon voyage, mon ami.