MAAZA MENGISTE / LO SGUARDO DEL LEONE /NERI POZZA ed. -pp.360
In un giorno del 1974, la vita di Hailu e di milioni di etiopi muta di colpo.Dal cielo
terso e acceso dal sole di Addis Abeba, gli elicotteri dell’esercito imperiale lasciano
cadere migliaia di volantini .Adagiandosi al suolo con la grazia di piume strappate, i
fogli annunciano alla popolazione l’impensabile,la ribellione dell’esercito a una monarchia
vetusta e decadente, incapace di assicurare alla giustizia i corrotti e i responsabili di una
carestia che flagella l’Etiopia.
Nei mesi seguenti l’imperatore Hailè Selassiè, subito dopo aver firmato l’ordinanza di
scioglimento del governo e del consiglio della corona, viene arrestato e portato in una casa
sulla collina, che sovrasta la capitale,dove viene ucciso, soffocato con un cuscino e sepolto
sotto il pavimento di una latrina, di fronte alla finestra dell’ufficio del nuovo tiranno, Menghistu.
Nei trenta anni trascorsi come medico del Prince Mekonnen Hospital, Hailu non ha mai visto
una città così sconvolta come ora. Jeep e uniformi, marce militari e assemblee obbligatorie, una
continua parata di manifesti propagandistici, incessanti arresti ed esecuzioni di intellettuali, notabili, aristocratici,funzionari imperiali e gente comune finiti inermi nelle mani del Derg, il
consiglio della rivoluzione, dopo essersi fidati della sua falsa promessa di non ricorrere ad un bagno di sangue. Il Derg ha trasformato persino l’ospedale in un luogo desolato, pieno di dottorini russi
e pazienti etiopici mal assistiti. Oltre che afflitto da una perenne scarsità di medicinali.
Hailu tuttavia non si ribella. Continua la sua vita segnata dalla solitudine seguita alla morte della
moglie per un male incurabile. E questo anche quando scopre che il figlio minore, Dawit, non frequenta i corsi universitari ma le riunioni clandestine della resistenza studentesca contro il Derg.
Un giorno però, al Black Lion Hospital, il nome nuovo che il regime dei militari ha dato all’ospedale, viene trasportato il corpo di una ragazza, avvolto in un foglio grande di plastica trasparente. Un corpo orrendamente torturato, i jeans e la camicetta a fiori letteralmente zuppi di sangue, i piedi che sporgono gonfi dall’estremità della barella.
Un’oscenità inaudita, che costringe Hailu a drammatiche quanto inevitabili decisioni.
“Lo sguardo del leone” è il primo romanzo di Maaza Mentiste,etiope perché nata ad Addis Abeba ma residente negli USA, a New York,dove, dopo essersi laureata in Scrittura Creativa alla New York University, attualmente insegna .
Romanzo decisamente originale per com’è strutturato e che fa luce con grande abilità, per essere la Mengiste alla sua prima prova importante, sull’insopprimibile bisogno di libertà degli esseri umani.
In Etiopia...come ovunque.
In Africa e non solo.
Buona lettura!
A cura di Marianna Micheluzzi(Ukundimana)