Il sabato.
Sabato ore 11:30 si incontrano le prime due bloggers a Porta Garibaldi: Erika da Bari e Ambra da Milano.Metro verde verso piazzale Cadorna, al centro del quale campeggia la scultura Ago, filo e nodo su progetto di Gae Aulenti,poi a piedi in Via De Amicis per raggiungere CioccolatItalianiil paradiso del cioccolato, declinato in tutte le sue molteplici e raffinatissime possibilità.Chiacchiere e racconti si accompagnano agli squisiti Spaghetti alla chitarra cacio, pepe e granella di fave di cacao.Un piatto dal gusto straordinario che da solo sarebbe bastato per il pranzo, ma troppo ingolosite dal gusto del cioccolato ecco torta al cioccolato servita insieme a panna fresca con pennellate di cioccolato fuso e coppetta di gelato e per finire caffè al cioccolato bianco per Erikae caffè al cioccolato nero per Ambra.Arriva Stefano ad incontrarci, con lui un giro per Sant’Ambrogio con ingresso alla basilica e già è l’ora di lasciare la zona per recarsi all’appuntamento con Cristina e Alfredo che incontriamo alla Stazione di Porta Garibaldi, dove le scale mobili ci portano alla zona sopraelevata.Il giro in mezzo ai grattacieli, l’atmosfera di piazza Gae Aulenti,un rapido approccio alle meraviglie di 10 Corso Como, la discesa nei meandri di HiTech e infine il rapido ingresso in Eataly per vederne lo scenario ripreso dal palco del teatro Smeraldorubano tutto il tempo previsto per un itinerario più ampio, perché arriva l’ora di cena.Si mangia, si chiacchiera, si ride fino a che è l’ora di darsi la buona notte, per ritrovarsi poi il giorno dopo.La domenica.Ritrovo in piazza Duomo.
Uno dopo l’altro arrivano tutti, Ambra , Annamaria , Cristina con Alfredo, Costantino , Erika , Luciana , Luigi , StefanoD., e la sottoscritta . Mancano Carmine e Stefano G. che ci raggiungeranno al ristorante.Sono le 12, siamo in piazza Scala alle Gallerie d’Italia, dove ci muoviamo all’interno del grande spazio espositivo e cerchiamo di interpretare il concetto spaziale di Lucio Fontana.Ci ritroviamo poi, alcuni di noi, davanti ad una enigmatica struttura in ferro e bronzo, di non immediata comprensione, una sorta di albero che cresce in una gabbia, fino a che la cima di esso con un melograno rosso/arancio riesce a fuoruscire dalla gabbia stessa per espandersi nello spazio. Il titolo recita “W la libertà”.
W la libertà
Ognuno di noi cerca di capirne i particolari, una bambola gettata alla base, una bicicletta rotta e altri strani oggetti che incuriosiscono. Per ognuno di noi assumono significati diversi che si integrano con gli altri ampliandone i concetti. E’ divertente. E poi arriva una chiamata da Carmine che è già davanti al ristorante, così decidiamo di raggiungerlo per continuare il giro con lui. Ci avviamo lungo via Verdi sempre chiacchierando, lo raggiungiamo, riprendiamo a girare per le viuzze di Brera, mentre l’occhio cade sulle meraviglie esposte nelle vetrine.Ormai sono le 13. Andiamo verso Il ristorante e qui finalmente ci sediamo in un incrociarsi di commenti e racconti e ci gustiamo l’ottimo menu che Il Cestino ci offre.Dopo il pranzo è d'obbligo la foto di gruppo.Un rapido giro nuovamente in piazza Gae Aulenti per chi non era presente il sabato.
La galleria dei partecipanti:
Un’atmosfera piena di calore e simpatia ha caratterizzato il nostro decimo incontro e, come sempre, ha cementato la nostra conoscenza, in attesa del prossimo evento a VERONA!Ambra , Erika , Sandra