Nella mia vita a.f. (avanti figlia) facevo mille cose.
E tutte di fretta.
Le 18 ore no stop fuori casa erano la regola.
L'eccezione era la domenica.
Con la sveglia a mezzogiorno.
E poi il passaggio letto-divano-letto.
Al massimo un cinemino sotto casa.
Era il nostro deboscio-day.
E sinceramente non pensavo di avere tempo per una bambina.
Invece poi con quell'esserino piccolo piccolo tra le braccia ho reimpostato il mio orologio.
Ho imparato a stare dietro una routine che sinceramente non mi apparteneva ma ci stavo bene.
Il ritorno a lavoro ha scombussolato la tranquillità dei primi mesi però mi sono organizzata e soprattutto ho scoperto che avevo/ho un sacco di tempo.
Non me ne rendevo conto e probabilmente l'ho lasciato scivolare via anche se è tutto nella mia testa.
E lo so che se un giorno dovesse colpirmi l'alzheimer sarei spacciata.
Continuo sempre ad essere frenetica e a tre anni dalla nascita di Giada
Non c'ho più il fisico però e rientro a casa distrutta.
Succede poi che un sabato mattina io riesca a passare un'ora intera in bagno per mettermi le creme e truccarmi come si deve e penso che quell'ora me la sono guadagnata tutta.
Stasera per festeggiare la giornata della lentezza mi regalerò, probabilmente, un'altra ora in bagno.
Dipende tutto dal gran capo però:
quella cosetta bassa e riccia si è un po' sfasata con l'ora legale.
Speriamo si addormenti presto!
Pregate per me