un salto indietro al weekend dell'Immacolata: minitour della Slovenia

Da Dony
Una nuvola non sa perche' si muove in una certa direzione e a una certa velocita'.Segue un impulso, è lì che deve andare.Ma il cielo conosce le ragioni e gli schemi al di la' delle nuvole, e anche tu li conoscerai, quando ti librerai abbastanza in alto per vedere l'orizzonte.Non so se ci arrivero' mai abbastanza in alto da vedere l'orizzonte, ma è certo che per una volta sono riuscita a muovermi come una nuvola, e l'impulso ha portato me e Luca prima in Friuli, dove abbiamo sostato durante la notte tra giovedi 6 e venerdi 7 dicembre, e subito dopo in Slovenia, che è stata la meta della nostra  breve vacanza.Ecco il diario di viaggio.Venerdi mattina presto, mezzora dopo esserci lasciati alle spalle Trieste e il confine italiano, la costa slovena ci ha accolti sotto un cielo che non prometteva nulla di buono.A Portorose ci siamo sistemati in un hotel a mezza pensione che è stato la nostra base durante tutta la permanenza in Slovenia, e quindi siamo partiti per la nostra prima, lunghissima escursione.Come prima tappa abbiamo scelto le montagne, spingendoci 55 km a nord della capitale Lubiana, tra le Alpi Giulie, e precisamente sul lago di Bled.Sulle acque del lago sorge un'isoletta, l'unica isola naturale della Slovenia, che ospita diversi edifici tra cui la chiesa di Santa Maria Assunta, dotata di una torre alta 52 metri.Purtroppo siamo stati costretti a rinunciare all'idea di raggiungerla, perche' le imbarcazioni che giornalmente portano i turisti in gita sul lago, accompagnandoli a destinazione, non potevano uscire in acqua a causa di alcune lastre di ghiaccio formatesi sulla superficie.Ci siamo dovuti accontentare di ammirarla prima dall'alto di un pendioe poi dalle rive del lago.Camminando pero' lungo il perimetro di quest'ultimo siamo giunti in prossimita' della sponda settentrionale, dominata da un castello che sorge in cima ad un'altura.Lo abbiamo raggiunto salendo lungo una ripida scalinata al termine della quale ho avuto l'impressione che il mio cuore stesse per esplodere, e non ci siamo fatti mancare una visita tra le sue murache ospitano un museo dedicato ai reperti storici della zona dall'Eta' del Bronzo in poi, oltre ad una tipografia e ad un ristorante sfruttato soprattutto per i pranzi nuziali.Pensare che se fossimo venuti qui il giorno dopo avremmo visto gli stessi paesaggi da favola coperti dalla neve, e l'atmosfera sarebbe stata ancora piu' surreale.D'altro canto con le strade montane innevate sarebbe stato un grosso problema raggiungere questa localita', per cui alla fine ci è andata bene lo stesso.Tornati a valle abbiamo passeggiato ancora un po' intorno al lago, e quando eravamo sul punto di trasformarci in due ghiaccioli ci siamo rintanati in un locale per consumare un ipercalorico pranzo, dopodiche' siamo tornati indietro facendo tappa a Lubiana, la piu' piccola capitale d'Europa.Con la funicolare siamo saliti a visitare un altro castello.Anche questo è strategicamente posizionato in cima ad un colle che sovrasta Lubiana, ed è la sede dei piu' importanti eventi culturali che si tengono in citta'.Il cortile interno del castello, oltre il quale si gode una vista mozzafiato sulla citta'.Riscesi tra le vie del centro, il tempo di berci qualcosa di caldo perche' eravamo completamente assideratie si è fatto buio.Abbiamo così potuto ammirare la citta' illuminata dalle mille luci natalizie.Qui eravamo vicino ai mercatini di Natale: muoversi è stata una difficolta' a causa della marea di gente che affollava quelle vie.Rientrati sulla costa a Portorose, cena e nanna, eravamo davvero cotti.Sabato mattina abbiamo iniziato la giornata in hotel con una buona dose di relax tra le acque termali della piscina invernale, dove abbiamo riscaldato le nostre povere ossa duramente provate dalle temperaure esterne sotto zero.C'erano anche sauna e bagno turco, ma sul cartello all'ingresso campeggiava la scritta:VIETATO PORTARE ALL'INTERNO- CIBOci puoi giurare- CELLULARIe vabbè- COSTUMIprontoooooooo??????????????????????Gia' mi sento male ad esibire centimetri di pelle quando il costume ce l'ho addosso, figuriamoci se mi do' al nudismo, ma non se ne parla proprio!!!!Holly, quando ho letto il cartello ho pensato a te!!!Durante la notte tra venerdi e sabato è scesa la neve.In realta' sulla costa si è trattato di poca cosa, mente nell'entroterra le nevicate sono state piu' abbondanti.Dopo aver fatto il pieno di nuove energie siamo partiti alla volta della nostra seconda, "bianca" escursione.Qui di bianco si vede ben poco: a pochi km da Lubiana ci siamo fermati a visitare le grotte di Postumia,un labirinto sotterraneo di gallerie, caverne, stalattiti e stalagmiti, esteso per 20 km e visitabile sia a piedi, accompagnati da una guida esperta, sia piu' comodamente a bordo di un trenino.La temperatura la' sotto era di circa 8 gradi, paradossalmente la piu' alta riscontrata dal nostro arrivo in Slovenia.E' una temperatura che rimane costante d'inverno come d'estate, senza che si lasci influenzare dal clima all'esterno, qualunque esso sia.Una meraviglia sottoterra!Poco distante dalle grotte abbiamo raggiunto il castello di Predjama, suggestivo per la sua posizione, infatti è incastonato e sospeso dentro una parete di roccia alta 123 metri.L'interno invece è spoglio e privo di arredamento, un po' deludente insomma.La tappa successiva è stata di nuovo Lubiana, mica potevamo perdercela completamente imbiancata!Appena arrivati ci siamo concessi, un po' piu' tardi del solito, l'ennesimo lauto pranzo, seguito subito dopo da una passeggiata tra le strade ricoperte di neve.Lassu' in cima alla collina ecco il castello in cui siamo stati il giorno prima.Poi è arrivato il turno di una lunga visita alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, e nel frattempo si è fatto buio un'altra volta e da lì abbiamo potuto lanciare uno sguardo dall'alto sulla citta' sotto la neve di sera...quanto è volato il tempo pero' in queste giornate!Recuperata la nostra auto parcheggiata lungo le sponde innevate del fiume di Lubiana, siamo tornati sulla costa, dove invece della poca neve caduta ormai non rimaneva piu' alcuna traccia.Giunti a Portorose abbiamo ammirato le luci notturne del portoe passando tra le vie illuminate del paese siamo finalmente rientrati nel calduccio del nostro hotel.Domenica mattina infine, alleluja, ci siamo svegliati con il sole che si è degnato di tenerci compagnia fino al tramonto.Dopo un'altra full immersion nelle acque termali della piscina abbiamo optato per un giro attraverso i paesini della costa.Capodistria.Qui ci troviamo ad un tiro di schioppo dall'Italia, e l'influenza di quest'ultima si fa sentire.L'italiano da queste parti è considerato una delle due lingue madri, insieme allo sloveno.Ovunque ci si volta lo si sente parlare, non sembra affatto di essere all'estero.Centro storico di Capodistria.Questa invece è Piazza Tartini, a Piran.Notare lo stile architettonico dei palazzi che ricorda la vicinissima Venezia.Una viuzza di Portorose, sotto la luce del tramonto.E per concludere, i magazzini del sale di Portorose.Pochi km ed eravamo di nuovo in Italia, sulla via di casa.Golfo di Trieste.Scusate il post lunghissimo, mi ero ripromessa un breve riassunto, e invece tanto per cambiare mi sono lasciata prendere la mano.L'argomento cibo merita un capitolo a parte, per cui rimando alla prossima volta!
Le foto di questo post sono state scattate quasi tutte da Luca, tranne alcune pietose fatte con il cellulare che sono opera mia!

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