“Un salto oltre l’ostacolo”: di Marco Bizzarri e Paola Pardini

01611 Un salto oltre l’ostacolo: di Marco Bizzarri e Paola Pardini

Un salto oltre l’ostacolo

Marco Bizzarri e Paola Pardini

Da sempre la storia dell’uomo si è dipanata in un ambiente ostile, pieno di molteplici problematiche da affrontare quotidianamente.

Alla lotta per la sopravvivenza si è spesso aggiunta l’asprezza del terreno e le difficoltà di collegamento, che divennero un problema determinante al momento di instaurare relazioni tra popoli e stati.

Montagne, fiumi, vallate, bracci di mare, un’infinita serie di ostacoli naturali da superare con la forza dell’intelletto e la capacità di adattamento sfruttando qualsiasi cosa la stessa natura mettesse a disposizione, legno, pietra, metalli.

La storia umana è costellata di queste opere di ingegneria che comunemente chiamiamo ponti; semplici o complesse, durevoli o provvisorie, opere capaci di unire quello che era nato diviso.

Un’unione che è economica, commerciale, ma anche sociale, di scambio culturale, di avvicinamento umano tra persone; e non è un caso che da sempre i ponti, nati per unire, siano stati il primo e principale bersaglio da colpire in caso di conflitto, perchè separare significa anche indebolire, fiaccare moralmente e fisicamente il nemico, isolarlo e renderlo vulnerabile.

Quella dei ponti è in definitiva un’affascinante avventura umana che percorre i secoli e la storia, dai tanti risvolti e sfaccettature, con ancora molti capitoli da scrivere in un futuro in cui le distanze saranno sempre più compresse in nome di un mondo globale e sempre più interconnesso.