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Un segreto sotto il letto

Da Mercedescoach

A dieci anni ho raggiunto il metro e settanta, il ciclo e la seconda scarsa che mi avrebbero accompagnato fino ad oggi. E se queste cose a trentotto anni passano del tutto inosservate, a dieci invece mi causavano disaggio e confusione. Non sapevo come vestirmi, le cose da bambine mi stavano ridicole, e le cose da grandi non mi sarebbero state mai permesse. All'intervallo le bambine giocavano all'elastico nel cortile, io leggevo Mafalda e mi sono iscritta come "guardia del patio della croce rossa" per sottrarmi al imbarazzo triste di far saltare la mia umanità, anche se avrei voluto.

Ma avevo un segreto. Spesso si sente parlare di segreti come catene e pesi nel cuore, per me invece quel segreto era un filo di argento e zucchero che mi legava alla mia infanzia e mi toglieva peso: avevo sotto il letto un cestino di vimini grande come una culla, dove dentro dormiva la mia bambola, grande e morbida come un vero bebè, che io adoravo e alla quale accudivo con amore. Ma prima che venisse qualcuno, anche le mie amiche, le chiedevo scusa, l'adagiavo nella sua culla, la coprivo perché non sentisse freddo e nascondevo il cestino sotto il letto. Era un amore del quale mi vergognavo, una parte piccola e tenera di me stessa che se veniva scoperta pensavo mi avrebbe penalizzata, fatto ridere, perdere la stima degli altri.

L'altra sera guardavo X-factor e un concorrente ha cantato Grace Kelly, e come ogni volta che sento questa canzone ho avuto un tonfo di gioia e una gran voglia di piangere, tutto insieme. Lì ho saputo che quella canzone era di Mika e sono andata a vedere il suo video e ho pianto e gioito ancora, con quella bambina seduta sopra il pianoforte, con lui che sembra suonare per questa parte piccola di se. E ho scoperto che questo Mika, magro e imperfetto, dello sguardo vivace e i modi garbati, spopola, seduce, suscita emozioni, ma non perché i ritornelli, o perché le melodie, ma perché ha l'autenticità dei bambini e il garbo dei grandi, e perché dentro Grace Kelly ci ha messo cose vere, di quelle che mettiamo sotto il letto.

Io vado a fare la lista delle cose che ho nascosto in questi anni, e poco a poco farò spazio, come quando ho tirato fuori questo blog. Non c'è amore o passione dei quali ci dobbiamo vergognare, piuttosto tirarli fuori, lavorarci sopra, e arricchire il mondo.


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