UN SENSO A QUESTA STORIAuna inizia a scrivere un blog per...

UN SENSO A QUESTA STORIA
una inizia a scrivere un blog perché vuole uno spazio suo, che sia libero da qualsiasi condizionamento.
perché ha dentro qualcosa che vuole dire e pure capire, ma non trova il modo di esprimerlo da nessun'altra parte.
però non basta il diario, perché non vuole solo esprimere quella roba lì che ha dentro, in qualche modo la vuole anche condividere.
vuole che qualcun altro poi le dica qualcosa, che ciò che ha dentro diventi più ricco, che cresca, che si trasformi addirittura in qualcos'altro.
ora, dopo quasi due anni che ho questo mio piccolo giardino fiorito, io sono in effetti cambiata.
e sono più ricca.
per esempio ho conosciuto tante persone belle, che mai avrei incontrato nella mia vita.
annalisa, veronica, paola, elisheba, elena, mirella, claudia, elisabetta, antonella...
tutte mi hanno dato qualcosa, spunti, sorrisi, risate, malinconie, preoccupazioni.
come amiche in carne ed ossa. che poi qualcuna è diventata corpo davvero davanti a me. ed è stato bellissimo. mai deludente.
io poi non mi accontento del blog.
da anni (sette, otto?) metto online le mie foto. che sono foto della mia quotidianità, lì ci sono i miei bambini, i miei amici, i racconti dei miei pochi viaggi.
il perché di questo disvelamento per immagini della mia piccola realtà è più complicato da capire, lo è perfino per me stessa.
ieri una mia vecchia foto ha acquistato un senso, al di là di quello che pensavo io quando l'ho scattata.
una mia foto e i miei bambini hanno contribuito a una causa giusta. pulita. onesta.
e in un momento come questo, dove sembra di sprofondare nel marciume più squallido, dove i valori sembrano essere tutti all'incontrario, niente poteva farmi più piacere di finire, con simone e lorenzino, proprio qui.
grazie a salvo catalano, che è stato gentile e corretto, alla redazione sotto sfratto e all'associazione Addiopizzo, ovviamente.
bravi.