Un sisma ogni tanto con magnitudo 2,9 per il ministero è normale! Crema baricentro degli stoccaggi e centrali di gas

Creato il 03 gennaio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Cavie umane, da stimolare per vedere quanto resistono a determinati disagi ambientali e a diversi gradi di disinformazione. C’è chi usa Crema e circondario come fosse una nuova divinità, in grado di provocare a piacimento scosse sismiche con magnitudo 2,9 e in regola con la legge, come afferma la Gazzetta Ufficiale.

Nel frattempo , sottoterra, nelle profondità, acquiferi profondi si muovono incontrollati sotto la spinta della compressione a 180 o 190 bar.

Il gas viene pompato sotto terra, in zone porose, considerate adatte: viene immesso però non in contenitori, bensì semplicemente nel sottosuolo! Per i grandi scienziati sarà normale, per i cittadini la questione è molto diversa. Dovendo vivere su quel territorio vorrebbero evitare scosse sismiche provocate dalle attività economiche, tanto più se si trovano in vicinanza di zone sismiche.

Oltretutto gli stocaggi e le centrali di gas sono collocati l’uno accanto all’altro, per sfruttare più spazio possibile, come se paesi e città non ci fossero.

Non esistiamo. La qualità della nostra esistenza è indifferente per questi progetti.

Ma va detto chiaramente che questi stoccaggi non servono. La loro utilità è meramente speculativa. Servono solo a comprare e vendere gas. Il fabbisogno nazionale è molto più grande. Gli stoccaggi non sono un’alternativa all’acquisto di gas dall’estero: immagazzinano poco gas e non garantiscono affatto autonomia. Che ci siano o no, cambia poco o nulla per l’Italia, molto per le aziende, che possono commerciare metano fra un sisma indotto dal gas che viene pompato sottoterra all’inizio della stagione calda ed estratto all’inizio della stagione fredda, facendo di volta in volta salire o scendere il livello del terreno di alcuni millimetri. E’ il terreno su cui sorgono altre attività. E a quattro passi ci sono paesi e città. Ecco la mappa diffusa dai comitati per l’ambiente.

Hanno aderito all’iniziativa che ha diffuso informazioni in proposito il Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia, Salviamo il Paesaggio (la conferenza è stata pubblicizzata su Facebook) , i cittadini di Sergnano,
Associazione Apertamente di Soncino.

Segue il volantino distribuito durante la conferenza stampa di Crema, e la foto tratta dai documenti del ministero per lo sviluppo economico.

Crema baricentro del gas
gas sul Serio!


Se fossero tutti attivi, sarebbero 9 (nove) gli stoccaggi sotterranei di gas metano in Lombardia. Ci dicono essere parte di una “strategia nazionale” la cui dimostrazione di effettiva convenienza per cittadini italiani, conti alla mano, dobbiamo ancora condividerla, quantomeno vederla. Sono impianti che producono ingenti perdite di metano in atmosfera (effetto serra), necessitano di piani di emergenza esterna ancora da completare (normativa Seveso), producono vibrazioni del suolo durante il loro normale funzionamento, possono produrre “sismicità indotta” anche in dipendenza della loro localizzazione rispetto a sorgenti sismogeniche presenti nella zona, provocano vasti
movimenti lenti del suolo ogni sei mesi qualche millimetro su, ogni sei mesi giù, ma non uniformemente.
Cosa significa se il Ministero dell’Ambiente adesso scrive in Gazzetta Ufficiale:
“Qualora la sismicità indotta superi Magnitudo 3,0 – considerando l’epicentro all’interno
di un’area definita di raggio uguale a dieci chilometri attorno della testa del pozzo, la
pressione di esercizio massima e la frequenza del ciclo di iniezione e di estrazione dovranno
essere ridefinite in modo da riportare la magnitudo massima al di sotto di tale valore”?
Significa che possiamo tranquillamente passare i prossimi 40 anni con, ogni tanto, un sisma M2,9 ? Crema, che dista meno di 6km da due stoccaggi attivi (Sergnano e Ripalta + Romanengo_richiesto), cosa dice? Chi informa e poi controlla ?
((Ciclostilato in proprio dic-2012.))


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