La guerra, quella vera, quella che il solo pensiero ti paralizza il cuore, necessita di parole accurate, ricercate, e il rischio di trasportare nel banale una ferita profonda e ancora aperta è sempre presente. Gabriele Babini offre al pubblico un romanzo intenso, capace di scaldare il cuore di chi la guerra non l’ha mai conosciuta, solo ascoltata tramite la sofferenza dei sopravvissuti.
Un soldato semplice è un romanzo, ma lo definirei anche un viaggio, una lettera colma d’affetto, scritto in prima persona racconta quella guerra portando la storia alla portata di tutti noi. Un soldato semplice è dolore ma anche amore, perché il primo dettaglio che ho colto immergendomi nelle sue pagine è il profondo rispetto e ammirazione dell’autore nei confronti di suo nonno, protagonista timido di questa storia.
Domande, dubbi, paure, si fondono con la cruda realtà, le parole si susseguono mentre la speranza di ritornare a casa è intrinseca in ogni frase. Probabilmente ho apprezzato questo libro perché anche mio nonno ha vissuto un’esperienza analoga, lui come tanti, troppi, altri, e ho ritrovato le sue stesse parole, i suoi sguardi, quando cercava di spiegare a una bambina cos’era la guerra.
Il treno procedeva ad una velocità che sembrava regolare e senza effettuare nessuna sosta. Andava ad un passo talmente costante che potevo contare i secondi che trascorrevano tra un salto e l’altro sulle giunture dei binari delle ruote che stavano esattamente sotto di me. Un saltello impercettibile che alla lunga mi indolenzì le natiche tanto che dovetti alternare il tempo in cui stavo seduto ad altro in cui mi alzavo in piedi.
Siamo abituati a leggere la Guerra, oggi invece Gabriele ci propone di ascoltarla, annusarla, ricordarla, e lo propone alla mia generazione troppo spesso lontana da quel recente passato che ha drasticamente cambiato il mondo. La storia la conosciamo ora è tempo che affrontiamo i sentimenti e le emozioni, i ricordi. Il fatto che questa particolare storia, così simile a tante altre ma unica, trova voce tramite le parole del nipote è un dettaglio che a mio avviso porta un cambiamento, una sorta di dovere generazionale.
L’hanno vissuta, l’hanno raccontata, grazie a Gabriele ora la possiamo ricordare.
Poi, smisi di pensare, e mi sforzai di ricominciare a credere che questa volta a casa ci sarei arrivato per davvero.
Titolo: Un soldato semplice
Autore: Gabriele Babini
Editore: Caldera Edizioni
Anno: 2012
Prezzo: Euro 15,00