Buongiorno lettori e buona domenica!
Dopo circa sei mesi ritorna la rubrica del "tea time" in collaborazione con Antonella Iuliano.
Stavolta siamo ritornate a Jane Austen, e ad un altro dei suoi - purtroppo - romanzi incompiuti.
Titolo: Sanditon
Autore: Jane Austen
Editore: Newton Compton
Pagine: 128
Prezzo: 1,90€
Data di uscita: Luglio 2014
Sinossi: Trasformare la tranquilla cittadina di Sanditon in una stazione balneare alla moda: è questo il sogno di Mr Parker, imprenditore entusiasta e determinato.Charlotte, figlia di un proprietario terriero della zona, è l’eroina di questo romanzo: è tentata dall’idea di Mr Parker ma al tempo stesso comprende le ragioni del padre, restio al grande cambiamento. Sidney Parker è invece il personaggio maschile positivo, interessato al nuovo ma senza l’eccesso caricaturale del fratello. Sarà lui l’uomo giusto per Charlotte?
Il manoscritto di Sanditon fu abbandonato da Jane Austen il 18 marzo 1817, esattamente quattro mesi prima della morte. Era già malata da un anno, ma questo testo non reca tracce di dolore o pessimismo e, sebbene incompiuto, è un chiaro frutto del genio comico che da sempre attraversa la sua vena narrativa.
La mia recensione★★★★Nonostante questa manciata di capitoli faccia parte di un romanzo che la Austen rese incompiuto, possiamo notare ed essere certi che - se avesse avuto il tempo materiale di portarlo a termine - avrebbe acquistato notorietà come le sue altre opere.
Sanditon ha tutte le carte in regola per catturare l'attenzione come la cattura "Orgoglio e pregiudizio", a mio avviso.
Nonostante i primi momenti e i primi capitoli siano confusi e ci si perda nella lettura, arrivati a poco più di metà di questa manciata di pagine ci si ritrova ad essere immersi nel mondo dei personaggi del romanzo.
Infatti, e purtroppo, la parte migliore ed interessante arriva quando questo libro giunge al termine.
Ci viene soltanto dato un assaggio di quello che poteva essere questa storia: tutte le supposizioni, le teorie su come potrebbe concludersi sono un nostro compito.
Come negli altri romanzi della Austen, anche in questo troviamo ironia e paradossalità, cosa quest'ultima che a volte fa sorridere. Non mi sarebbe dispiaciuto sapere come l'autrice avrebbe portato avanti questa storia: tra i suoi romanzi incompiuti, questo è quello che più mi ha catturata.
Peccato.
La recensione di Antonella★★½Il manoscritto di Sanditon fu abbandonato da Jane Austen esattamente quattro mesi prima della sua morte, ciò che oggi è possibile leggere di questo frammento sono soltanto 12 capitoli. In un centinaio di pagine la Austen ci presenta tutti gli ingredienti che avrebbero fatto parte del suo settimo romanzo.
La storia inizia con Mr Parker e consorte di ritorno a Sanditon, località balneare sulla costa del Sussex; la loro carrozza si ribalta lungo una strada poco praticabile e l’uomo ne esce con una distorsione alla caviglia. Soccorsi dagli Heywood, proprietari delle terre dove l’incidente si è verificato, Mr Parker riceve da loro le cure necessarie. Nei giorni di convalescenza s’instaura una certa amicizia tra le due famiglie e per sdebitarsi dell’ospitalità i Parker decidono di portare a Sanditon Charlotte, la figlia maggiore di Mr Heywood, per farle beneficiare dell’aria di mare.
Quando Charlotte giunge a Sanditon conosce le personalità più influenti della piccola cittadina, come la gran dama Mrs Denham e il povero e idealista Sir Edwards. Apprende le vicende di questi ultimi e le dinamiche che intercorrono tra di loro.
La preoccupazione maggiore a Sanditon, però, è quella di attirare turisti per accrescere il prestigio del posto, e in particolare si fanno carico di ciò Mr Parker e le sue strambe sorelle, Diana e Susan. Queste ultime sembrano possedere tutti i malesseri del mondo e come ogni altro personaggio austeniano posseggono peculiarità e caratteristiche ben precise.
Leggendo s’intuisce l’imbastitura che avrebbe portato ai successivi sviluppi, ma finisce troppo presto, proprio quando compare sulla scena l’affascinante Sidney Parker.
Novel Teas - le citazioni su una bustina da tèLe Novel Teas sono citazioni tratte dal romanzo e "impresse" per l'occasione sopra ad una bustina di tè, un modo "diverso" di trascorrere il tea time, ossia leggendo qualcosa.
Un posto come Sanditon, signore, posso dire che ci voleva, che era necessario. La natura l’ha designato, esprimendosi in modo inequivocabile.
Bellezza, dolcezza, povertà e dipendenza economica non accendono solo l’immaginazione maschile: con le dovute eccezioni, suscitano anche in una donna simpatia e indulgenza.
Il mondo è equamente diviso tra pusillanimi e coraggiosi, tra coloro che possono agire e tra coloro che non possono, ed è sacrosanto dovere dei forti non lasciarsi sfuggire nessuna occasione per rendersi utili.
Quando si è dotati di una certa forza d'animo, un fisico debole non è una scusa plausibile per tirarsi indietro, nè deve indurci all'autocommiserazione.
Un tè per il libroIl tea consigliato per questa lettura è un Twinings Pure Camomille.
Al di là della confezione che richiama il colore del mare, ho scelto la camomilla perché durante la lettura l’ho associata spesso all'idea della stazione balneare, al relax, al beneficio dei nervi e del corpo.
Giunti al termine di questo nuovo appuntamento, vi aspettiamo al prossimo.
Nel frattempo attendiamo i vostri commenti riguardo a questo libriccino. Voi l'avete letto? Che cosa ne pensate?
Magazine Cultura
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