C'è un solo motivo per cui il lunedì è così nefasto, tragico, perentorio e nauseabondo.
Il lunedì racchiude tutte le scadenze, le rotture di maroni, le contestazioni, i doveri, le telefonate che non vorresti fare, le cose che non vorresti dire, quelle che non vorresti sentirti dire, quello che rimandi tutti gli altri giorni della settimana, gli inghippi, le situazioni irrisolte, cicliche, inesorabili, senza continuità di soluzione, senza soluzione di continuità, le cacche di cane, le ustioni, le ortiche, il benzinaio chiuso, la nausea da sonno arretrato (nonostante le 8 ore), i muscoli bloccati, la faccia gonfia, le perdite di tempo, i guasti al pc, il ritardo del treno, la colonna in tangenziale.
E' tutto di lunedì.
Sempre.
C'è un però.
Qualche volta la rivincita bisogna prendersela.
A 'sto giro, io lunedì sarò assente. Anche quello dopo, per la cronaca.
Tra poche ore spengnero' pc, luci, fotocopiatrici, fax, stampanti, telefono.
E con un plateale, gigantesco, coreografico gesto dell'ombrello, esco di scena e vi auguro Buone Ferie.