Ho preso il libro in prestito in biblioteca, inizialmente scettico sull’autrice (che non conoscevo affatto) e sulla trama letta sommariamente, ma avventurandomi nella lettura ho scoperto, pagina dopo pagina, di essere molto incuriosito dalla trama e dal racconto, le cui pagine scorrevano velocemente sotto i miei occhi.
La trama:
Il romanzo è ambientato negli Stati Uniti e precisamente a Filadelfia e la protagonista, una bella donna di nome Ellen Gleeson, è impiegata presso una redazione giornalistica che ha subito gli effetti della crisi finanziaria e sta attraversando un triste periodo di licenziamenti.
Will era più magro rispetto agli altri bambini e costretto a stare nel lettino dalle sbarre alte con una serie di tubicini che sembrava fosse prigioniero e legato al letto e osservava l’ambiente circostante senza mai soffermarsi sugli occhi delle infermiere e delle persone che lo osservavano e le continue visite di Ellen catturarono la sua attenzione.
Ellen fu talmente attratta da quello sguardo che decise di adottarlo, nonostante fosse una donna single, ma le leggi dello stato lo permettevano e la loro vita due scorreva allegramente, fino a quando Ellen non trovò nella cassetta della posta l’annuncio di un bambino scomparso dall’aspetto molto simile a quello di suo figlio Will.
Tutta una serie d’indagini e d’insolite coincidenze spinge Ellen a trascurare il lavoro e a investigare privatamente su questa strana vicenda che la condurranno a una triste verità che sconvolge e turba la sua vita e in particolare il suo ruolo di madre.
Le mie considerazioni:
Il libro, sin dalle prime pagine, è molto scorrevole, si è subito catapultati nella vita di una donna con tutti i suoi dubbi, le insicurezze e la voglia di veder crescere il bambino adottato nel migliore dei modi, ma con un dubbio che le logora la mente e s’insinua nella sua vita come un tarlo che corrode ogni legame di stabilità e sicurezza e difficile da debellare.
I colpi di scena sono tanti, così come le emozioni e i sentimenti di rabbia, d’impotenza e di frustrazione che fanno da padrone in tutta la narrazione e riescono a tenerti incollato al libro, nonostante l’ora tarda, così come scrive in copertina Garlan Coben:
“Lisa Scottoline scrive dei thriller mozzafiato che mi tengono sveglio la notte”.
Infatti, anche sul retro della copertina del libro ci sono altre citazioni di libri e testate giornalistiche di rilievo che esaltano la bellezza del libro e l’abile maestria di una scrittrice che, a detta di molti, è un’abilissima narratrice di romanzi thriller.
A tal proposito, Booklist riporta:
“Legami familiari, intrigo giudiziario, trama coinvolgente ed efficace. Un successo assicurato”.
e ancora:
“un noir scottante sul peggiore incubo di ogni madre. Il miglior libro di Lisa Scottoline”. Kirkus Review
La scrittrice:
Vincitrice del premio Edgar Allan Poe Award per il thriller Final Appeal, ha scritto tutta una serie di romanzi legati all’ambiente legale, tra cui troviamo Legittima vendetta, Giustizia sommaria, Processo alla difesa, Lady killer e altri romanzi tra cui Condotta indecente, Daddy’s girl e L’angolo del diavolo.
Conclusioni:
In conclusione consiglio a tutti di intraprendere questa bellissima lettura, la cui trama la ritengo davvero geniale e sorprendente e il contenuto emozionante e mai noioso e consiglio pure di leggere, leggere e leggere ciò che più vi piace.