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Yowie e Wakki, l’Uomo-Scimmia australiano

Da Extremamente @extremamentex
Ogni vasta area della Terra ha il suo Uomo-Scimmia. I più famosi sono lo Yeti himalayano e il Big Foot del continente nordamericano- noto anche con il nome Sasquatch. Se ci spostiamo in Sud Africa, però, ecco il temuto Waterbabbojan, che in Russia diventa Almas o Almasti ( con la variante siberiana del Chuchunaa). In Brasile, fa paura il Mapinguary- denominato nel resto del Sud America con vari appellativi. In Indonesia, la tradizione parla dell’ Orang Pendek, mentre in Cina  si aggirerebbe lo Yeren. L’Australia non fa eccezione, con ben due tipi diversi di Uomo Selvaggio.LA FOTO PIU’ FAMOSA DI UN “UOMO-SCIMMIA”Proprio così. Il più conosciuto è il cosiddetto Yowie, di dimensioni notevoli (tra i 2 e i 3 metri)  sembra la fotocopia del misterioso essere più volte avvistato tra Stati Uniti e Canada. Ma esisterebbe anche una sorta di “Little Foot“,  che non supererebbe il metro e mezzo. A seconda delle tribù aborigene, viene chiamato Wakki, Nimbin, Junjudee o Waladherahra. Anche questa sarebbe una creatura a metà strada tra l’uomo e la scimmia,  dall’aspetto umanoide ma completamente coperta di pelo.Secondo il sito Misterious Universe, una delle testimonianze più complete a proposito è apparsa sulle pagine di un quotidiano di oltre un secolo fa, The Empire, pubblicato a Sidney. Il 17 aprile 1871, un articolo raccontava l’incontro a tu per tu tra un dipendente dell’Illawara Hotel di Dapto- nel Nuovo Galles del Sud- e un Wakki. L’esperienza venne riferita direttamente dall’uomo, tale George Osborne.“Mentre ritornavo dalla casa del signor Matthew Reen, procedendo per circa mezzo miglio dietro all’abitazione del signor John Graham ad Avondale, il mio cavallo si spaventò vedendo un animale (sic) scendere da un albero. In un primo momento io pensai che si trattasse di un aborigeno. Quando fu a due metri e mezzo dal terreno, perse la presa e cadde.Il mio stato d’animo in quell’istante era tutto tranne che sereno, ma nonostante il mio cavallo fosse agitato io presi coraggio e diedi un’occhiata da vicino all’animale seguendolo mentre si ritirava fino a che non scomparve in un burrone. In qualche modo assomigliava nell’aspetto ad un uomo, in base alla seguente descrizione.CALCHI DI IMPRONTE ATTRIBUITE ALLO YOWIE“Altezza, circa un metro e mezzo, corporatura snella, braccia lunghe, gambe simili ad un essere umano, solo che i piedi erano lunghi circa 18 pollici (ovvero, 45 cm), di forma simile ad un iguana, con lunghe dita, i muscoli delle braccia e del petto molto ben definiti, la parte posteriore della testa dritta, rispetto al collo e al corpo, ma la parte anteriore proiettata in avanti, con le caratteristiche di una scimmia.Ogni parte del corpo, eccetto i piedi e la faccia, era coperta di peli neri, con una striscia color marrone dal collo all’addome. Mentre mi guardava, i suoi occhi e la bocca si muovevano come fa una scimmia. Camminava a quattro zampe, ma dopo qualche passo si è girato e mi ha guardato mentre lo seguivo, sostenendo il corpo sulle due gambe e su un braccio solo, mentre l’altro si appoggiava sull’anca. Ho anche notato che non aveva la coda.”

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