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Un titolo che indichi il fatto che sono scontenta

Creato il 09 aprile 2011 da Elettra

Un titolo che indichi il fatto che sono scontentaBello Boris, che ridere Boris, geniale Boris, sì ma quando finisce Boris? Controlla quanto manca. (Sì visto illegalmente ché c’era un po’ sentore di bluff)
Un’ora. Vado un po’ avanti?
No dai, sono contraria all’andare avanti.
Neanche un po’?
E dai giusto un paio di minuti, qui è proprio lento.
E quindi vedemmo Boris, quel Boris metafiction che ci faceva ridere, che dipingeva un quadro pungente delle produzioni italiane (che poi, magari non lo so, ma le cose a cazzo di cane (cit.) si fanno anche all’estero) quel Boris che durava una determinata quantità di minuti, finiva e poi si poteva decidere di continuare con un altra puntata o dedicarsi ad altro.
Boris il film è lungo, è lento, fa ridere sì (sparando sulla croce rossa) ma molte volte forza troppo la mano come a dire “Siamo noi, quelli di Boris la serie, reiteriamo gli stessi schemi nel film anche se sappiamo perfettamente che sono due cose diverse, ma siamo sempre quelli della serie, fidatevi di noi, c’è Martellone, c’è Stanis (fastidioso come non mai, proprio nel senso di fastidio senza ironia), c’è tutto ciò che vi piace di solito, solo che dura di più”.
E’ che a me Boris piaceva e pure tanto ma i film dalle serie, novanta volte su cento, falliscono. (Vedi Sex and the city capitolo uno e due, giusto per citare ferite ancora aperte).
A questo punto, se mai continuerà, temo per un Mad Men cinematografico.


Filed under: Cinematografo

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