Se è vero che la moda è ciclica e tutto, prima o poi, ritorna, allora vi conviene curiosare nell’armadio della mamma nella sezione anni ’80. Se la genitrice in questione è da sempre attenta ai dettami modaioli, sicuramente avrete la fortuna di trovare, sepolto dal susseguirsi delle tendenze, il vestito con la coda.
Certo, quel gusto marcatamente rétro che lo caratterizza non lo renderà di certo attuale, ma noterete che il suo scheletro è molto simile, se non uguale, al vestito che in questa stagione, e sicuramente anche nella prossima, rappresenta e rappresenterà un must in fatto di vestiti da sera.
Le linee sono più dolci, meno squadrate, la silhouette più delineata, le forme ben evidenziate ma nulla è nuovo e così avanguardistico come si possa pensare.
Una nuova eleganza che sdrammatizza la seriosità del classico vestito da sera e che la reinterpreta in uno stile sbarazzino adatto soprattutto alle più giovani, anche se il trend male si adatta a chi non ha gambe chilometriche e, soprattutto, slanciate.
Se Marchesa lo ricopre di tulle e stoffe pregiate per donargli un’aurea di etereo, quasi a volerlo trasformare in un vestito da sposa, Stella McCartney lo indurisce e lo rende più forte con linee semplici e stilizzate dai colori vivaci. Se Blumarine usa lo strascico quasi fosse un accessorio al mini dress che, per la sua (non)lunghezza sembra più un corpetto e lo impreziosisce con piccoli accenni di bagliori e luccichii, Versace ne propone una versione più geometrica, reinventando la coda come se fosse un patchwork di ritagli di stoffe di varie misure e lunghezze. E Valentino, romantico e impeccabile, ne dà una versione bon ton fatta di giochi di sovrapposizione e trasparenze.
Blumarine a/i 2010/11
Blumarine a/i 2010/11
Blumarine a/i 2010/11
Blumarine a/i 2010/11
Blumarine a/i 2010/11
Blumarine a/i 2010/11
Marchesa p/e 2011
Marchesa p/e 2011
Stella McCartney a/i 2010/11
Stella McCartney a/i 2010/11