Un tocco leggero

Quando il tempo è dalla mia parte mi piace andare in giro per blog, soprattutto leggere i “vecchi” amici blogger, e, girovagando, mi sono soffermata sul post di una mia amica blogger, che per la verità leggo poco ultimamente. Ve ne riporto uno stralcio:

Sto usando il mio IPad e mi devo abituare al TOUCH, cosa che faccio con difficoltà e ignorandone tutte le malizie. Ma, nell’ addestrarmi al tocco, nel calibrare il gesto per sortire gli effetti voluti ( cosa che spesso ancora non mi riesce) ho pensato che anche noi esseri umani potremmo per l’ ennesima volta essere paragonati a questa macchina meravigliosa dallo schermo sensibile.

Stavolta non per essere però trattati come macchine, ma come esseri delicati e sensibili che hanno bisogno di un TOUCH particolare per crescere e stare bene.Se con quella bambina, ragazza, donna che sono stata avessero sempre utilizzato il TOUCH la mia vita sarebbe stata ben diversa.

Mi sono nate tante riflessioni leggendo questo post, tante considerazioni, un po’ amare, un po’ riflessive.

Calibrare le parole, i gesti, adoperarli per accarezzare, aprire varchi, generare autostima.

Invece, spesso, i gesti sono arruffati, superficiali, veloci, ipocriti e le parole poi, quelle sono quasi sempre dette al momento sbagliato o non dette per niente, creando muri sempre più invalicabili.

Invece sarebbe così bello dare e ricevere un tocco leggero alla spalla, una parola gentile e delicata, un abbraccio che accolga le ansie e le paure. Pensiamoci!!!!!