Su questo mercato sicuramente in rete ci saranno milioni di post, ma perché non farne uno anche noi?Avremmo voluto raccontarvi una storia, avremmo voluto postarvi una ricetta collegata, però ci eravamo lanciati nell'acquisto dell'ampalaya: una cucurbitacea beeellissima da vedere, ma di un amaro, di un amaro che non abbiamo potuto postarvela. Avremmo potuto farvi uno scherzo: "booona, ottima, provatela come abbiamo fatto noi e diteci"...Ma non sarebbe stato uno scherzo simpatico.
Ancora indecisi su come organizzare il post abbiamo guardato il nostro bottino, le foto, e abbiamo pensato che potevamo accompagnarvi semplicemente per un mini tour.Del resto lo abbiamo fatto per altri mercati (QUI e QUI) era quasi doveroso un accenno anche alla mecca dei gourmet romani.Beh i veri gastrofighetti vanno nelle botteghe più ricercate e lussuose, ma ci si può sfiziare alla grande anche nel cuore multietnico di Roma dove è possibile, con prezzi modici, decidere ogni giorno un menu diverso.Se amate il riso non avete che l'imbarazzo della scelta
riso_Piazza Vittorio_Roma
fra ogni tipo e colore.
Stessa cosa per i fagioli.
Ma parliamoci chiaro, quando ci si imbarca nella mission Piazza Vittorio il vero obiettivo sono loro: le spezie,
i condimenti esotici,
e perché no dell'estremo oriente.
Se siete venuti fin qui é per godere dell'imbarazzo della scelta.
E' per curiosare fra i banchi e scegliere fra verdure che non conoscete o che di solito non comprate, ma qui avete voglia di prendere.
Oppure per andare direttamente in qualche banco specializzato, da quello Latino a quello Rumeno troverete di tutto.
O anche per provare della carne halal
o la carpa.
che, contro ogni aspettativa era così fresca da essere un pessimo soggetto da fotografare: si muoveva troppo, peggio dei bimbi (e sorvoliamo sul fatto che ha tentato di suicidarsi lanciandosi sui nostri piedi, sic).
Ma se in tutto questo trambusto vi sentite smarriti non temete, potete sempre sfruttare i cartelli che spiegano le caratteristiche dei prodotti
oppure fare il terzo grado al commerciante di turno che con pazienza vi spiegherà.
Però, prima di andare via, non dimenticate che siete sempre a Roma e non affrettatevi a correre verso l'uscita, ma fate un salto
anche nei banchi tipicamente romani.
Se ormai il vostro tour gatronomico è finito, beh potete sempre andare a fare un tuffo nei colori delle stoffe dell'altra ala del mercato
e perché no usufruire del servizio sartoria.
Adesso il nostro piccolo viaggio è finito e vi lasciamo nelle sapienti mani di Andrea che QUI vi farà vedere il mercato dal suo punto di vista e quasi quasi è più food di noi ;)
p.s. Ricordatevi di portare il telefono con voi, anche qui ormai sono state dismesse le cabine, sigh. E restano solo tracce di un tempo lontano, resti archeologici dell'era della telefonia.