Ho sentito zia Baballa per sapere come stava il padre, e quando le ho chiesto come stava lei mi ha risposto: " Mi sento come se mi stesse crollando il mondo addosso all'improvviso..."
Ed ecco che a sentire queste parole la mia mente è tornata indietro...
Era il giugno del 2006, io seduta in terra, nel balcone della mia camera, circondata da mille libri, fogli e foglietti studiavo per l'esame di stato.
Era tornato a casa con una busta bianca in mano, ed era venuto a salutarmi.
"Sono i risultati della TAC?" dissi io.
"Si"
"E allora?"
"E' un tumore"
BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOMMMMMMMMMMMMMMMMM
Ecco il mondo mi era appena crollato addosso, non sentivo più il caldo torrido di giugno, non vedevo più i libri, l'esame di stato non aveva più importanza...ero nel panico, non sapevo che dire o che fare.
Mio padre aveva un tumore, e io non avevo il coraggio di dire o fare qualcosa...avrei voluto abbracciarlo, ma i miei muscoli erano bloccati!!!
Dopo qualche settimana e una serie innumerevole di visite ed esami, entrò in sala operatoria...
La notte prima fu un'inferno, e quella mattina interminabile...Io mia madre e mio fratello eravamo lì, in ansia, seduti in attesa che qualcuno salisse a darci qualche notizia...ma nulla.
Io continuavo a fare su e giù, nella speranza di incontrare qualcuno che mi potesse dare notizie, ma nulla, sembrava non volessero più uscire da quella sala operatoria!!
No ricordo quanto è durato quell'intervento, moltissimo di sicuro, ma la cosa peggiore di quel giorno, le uniche cose che non riesco a cancellare dalla mia mente sono la faccia del chirurgo che ci diceva che avevano aperto e chiuso senza far nulla perchè il tumore era in un punto troppo delicato, e il minimo errore nel rimuoverlo avrebbe potuto causare una paralisi alla gamba....e il dolore e la paura nel viso di mia madre...
Insomma eravamo al punto di partenza, ora bisognava solo aspettare che ci chiamassero dal San Raffaele di Milano per stabilire le modalità dell'intervento.
I primi di novembre chiamarono da Milano. Mio fratello,(Zio C.) e mio padre partirono subito.
Il 15 Novembre portai mia madre in aeroporto : il giorno dopo ci sarebbe stato l'intervento; quello fu il primo di tre giorni davvero interminabili...
Rientrando a casa scoppiò una ruota della macchina, un bruttissimo incidente da cui io per fortuna sono uscita con le mie gambe e soprattutto illesa ( ringrazio ancora il mio angelo custode), la macchina invece da buttare.....
La mattina dopo ci fu l'intervento, andò tutto bene.
Quel maledetto tumore era stato rimosso con successo, e le gambe funzionavano...era finalmente finito tutto....o almeno così credevamo tutti...
La mattina del 17 novembre, era un venerdì, mi chiamò zio C. per dirmi che stavano riportando nostro padre in sala operatoria, un'emorragia interna dovuta all'operazione del giorno prima....andò bene...
Finalmente potevo dire basta, era finito tutto e bene, non ne potevo più, ero stanca, impaurita....lontana da loro mille miliardi di chilometri, e divisi dal mare....mi stava crollando tutto...per fortuna non ero sola...papàZeroventi era con me, la mia forza, il mio supporto... non mi lasciava un'attimo...
In quei lunghi mesi, la mia vita era cambiata...io ero cambiata...
La paura della malattia, il panico di poter perdere chi ami ti fa capire tante cose...
In quei lunghissimi mesi i miei occhi si aprirono, iniziai a capire che la persona che avevo accanto non era quella che faceva per me, incontrai papàZeroventi che porto finalmente la serenità nella mia vita, mi innamorai follemente di lui, diedi un taglio definitivo al passato...e...Beh il resto della storia già lo conoscete...
Insomma anche da un periodo decisamente di merda esce sempre qualcosa di buono....
Come cantava il grande De Andre:
"....Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior...."
Coraggio zia Baballa, vedrai che tuto andrà bene, e anche per te questo periodo sarà solo un brutto ricordo!!!