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"Un UFO ripreso in Turchia conferma gli Studi di Federico Bellini sui Rapimenti Alieni"
Da RisveglioedizioniIl suo principale testimone era una guardia notturna di nome Yalcin Yalman, e durante il suo servizio fu in grado di registrare in video questi UFO che apparivano più o meno sempre poco prima dell’alba, fluttuando sopra il mare sulla costa di Marmara. Yalman ha potuto filmare molti segmenti video, alcuni durante il giorno, accompagnati da testimoni con i quali ha parlato anche durante le riprese. Una singolarità di questo caso è che le immagini sono state realizzate con una macchina fotografica che aveva un adattatore per i primi piani, 200X ottico, raggiungendo una grande quantità di dettagli degli oggetti. In un primo momento, i video sono stati analizzati e resi pubblici dall’organizzazione SIRIUS UFO, diretto dal ricercatore Haktan Akdogan. Questo caso fece scalpore in Turchia e in altri paesi. Si aprì un grande dibattito tra i membri ufficiali della comunità scientifica turca. In particolare il Consiglio nazionale per lo studio della scienza e della tecnologia (TUBITAK) si è interessato di analizzare il filmato originale, con l’intenzione di stabilire se il video era autentico o una bufala. Una volta concluse le analisi, fu stilato un rapporto ufficiale, da cui abbiamo tratto il seguente frammento: “Gli oggetti osservati sulle immagini hanno una struttura fatta di un materiale specifico e non ci risulta una qualche tipo di manomissione dei video o un qualche tipo di effetti speciali utilizzati per la simulazione in uno studio per effetti video. Quindi la conclusione di questo rapporto è che le osservazioni non risultano appartenere ad un modellino giocattolo, Marquette, o una frode”… l’ultima parte del rapporto, “questi oggetti osservati hanno una struttura fisica e sono realizzati con materiali che non appartengono a nessuna categoria a noi conosciuta (aerei, elicotteri, meteore, Venere, Marte, satelliti artificiali, luci, lanterne cinesi, ecc), e che si adatta soprattutto a la categoria UFO (oggetti volanti non identificati e di origine sconosciuta)”. Furono eseguite altre analisi da specialisti di montaggio video e immagini, e aziende che si occupano di effetti speciali provenienti dal Giappone, Russia e Turchia, e tutti loro giunsero alle stesse conclusioni. Anche il professore cileno José Atenas, esperto di grafica e video con più di 30 anni di esperienza in televisione, affermò che si trattava di immagini autentiche. Fino ad oggi nessuno è stato in grado di dimostrare che le registrazioni, sono frutto di trucchi o qualche tipo di manipolazione. Pertanto, il dibattito si è concentrato di più sulla natura e l’origine degli oggetti ripresi da Yalcin Yalman.Analisi di alcuni fotogrammiQuando si tratta di analizzare del materiale che ritrae UFO, le prime impressioni sono sempre negative. Tuttavia, una cosa che si può notare da subito è il lavoro che ha svolto l’uomo durante le riprese. Ha fatto il possibile per riuscire a mettere sempre a fuoco, anche in primo piano quello che stava riprendendo, e lo si può notare dall’immagine dello zoom che diventa scura e chiara a seconda delle impostazioni di luce. Si preoccupa anche sulla registrazione di diversi punti di riferimento e, al tempo stesso rende molto potenti i primi piani. Ed è giusto far notare che l’uomo non si è fatto problemi nel mostrare il suo viso per testimoniare l’autenticità. Come potrete osservare nei video, esistono immagini diurne, ma in questo caso saranno analizzate solo quelle notturne. .
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I primi fotogrammiL’obiettivo di questa analisi è stato quello di riuscire a trovare gli elementi che possono rivelare una frode o una manipolazione nelle sequenze video. Per questo è stata realizzata un’osservazione esauriente delle immagini. I segmenti video utilizzati in questa parte corrispondono al 8 giugno 2008 e 13 maggio 2009. Dato che gli aspetti più spettacolari del caso sono la presunta presenza di occupanti degli UFO nel filmato, il punto di osservazione è stato centrato principalmente nella zona centrale dell’oggetto, che è dove, secondo la testimonianza, c’era “qualcuno”, successivamente interpretato come gli occupanti o l’equipaggio, dell’UFO. Secondo le analisi e la testimonianza, nel centro dell’oggetto era presente un certo tipo di porta o finestra dove è stato possibile intravedere due “teste”, che corrisponderebbero agli occupanti. Analizzando fotogramma per fotogramma si riesce ad intravedere delle figure umanoidi, con rispettive teste, occhi neri abbastanza grandi e un piccolo tronco, rispetto alla grandezza della testa.Conclusione dell’AutoreUna volta conclusa l’analisi presentata, quello che mi ha colpito di più è un aspetto individuale. La figura che ho identificato e di aspetto “insettoide”, simile ad una mantide religiosa. E’ necessario segnalare che da bambino mi sono interessato molto agli argomenti relativi alla natura, come la zoologia, entomologia e altri, per questo ho trovato subito un associazione a questa figura ed i suoi movimenti. La verità è che sono rimasto sorpreso, perché ho trovato una grande quantità di materiale che riguarda questa strana figura. Non voglio fare alcuna affermazione visto che il mio lavoro, come ho già detto prima, era centrato all’aspetto grafico, video, immagini grafiche, fotografie, ecc. Anche se, ho eseguito una ricerca accurata è ho trovato cose interessanti. Tutto quello che sono riuscito a trovare nella materia è legata alla casistica ufologica e soprattutto alle descrizioni inerenti ai casi di rapimenti di umani, da esseri presunti alieni, o abduction, in quanto sono chiamati in gergo ufologico. Alcuni di loro riferiscono di avvistamenti, ma sono pochi, mentre in altri articoli si parla di contattisti proclamati. In sintesi, gli articoli e le registrazioni che si possono trovare su questa materia dicono che gli esseri o entità con l’aspetto di insetti, in particolare di Mantide, sono presenti in alcuni casi di abduction, sempre accompagnati dai piccoli esseri conosciuti in ufologia come i Grigi. Secondo le dichiarazioni, alcuni di esse, sono state ottenute in sedute ipnotiche, questi esseri “Mantide” avrebbero esercitato un certo tipo di ruolo gerarchico o di sorveglianza. Sono riuscito a trovare una serie di illustrazioni che descrivono questo tipo di “entità”. Si possono trovare in rete e alcuni sono molto interessanti tanto da poterli confrontare con le immagini che ho analizzato precedentemente. .
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Per ora, mi limito a inserire alcuni disegni che mi hanno davvero stupito, a causa del fatto che probabilmente, per pura coincidenza assomigliano incredibilmente agli umanoidi ripresi dentro l’UFO. I disegni appartengono a David Chace, che ha elaborato da una intervista che ha fatto ad una donna che presumibilmente è stata coinvolta in un caso di rapimento. La donna sostiene che queste entità “Mantide” potrebbero essere qualche tipo di leader dei piccoli esseri grigi. Infine, per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento su questi presunti esseri “insettoidi”, aggiungo un’interessante lettura di Federico Bellini, ex-addotto che anche lui ebbe a che fare con queste Mantidi, tratta dal libro "Abductions, come risolvere il problema" (Collana Civiltà Extraterrestri, Risveglio Edizioni) scritto insieme alla compagna Ambra Guerrucci, testo scritto per comprendere e risolvere definitivamente il fenomeno delle Interferenze e dei Rapimenti da parte di entità Aliene ed Umane Extraterrestri. Un libro che condurrà il lettore alla scoperta di tecniche per comprendere in chiave diversa il problema delle Abductions, unito ad un percorso personale di crescita culturale, interiore e spirituale. Per leggere, inoltre, le sue dettagliate ricostruzioni Aliene, cliccate qui!"LA GRANDE NEVICATA" "Loro ti devono fare delle cose. Stai buono, non ti agitare. Stai fermo. Ci sono qui io, vedrai che non ti faranno male". Sento la voce di mia madre nella testa, il luogo dove sono è silenzioso, non si sente alcun rumore. Forse sono io che non riesco a sentire alcunché, ma solo la voce di mia madre, che mi dice poche parole. La stanza è molto grande, avrà una larghezza di almeno sei metri, ma non riesco a capire quanto sia lunga. Le mura sono di cemento, come quelle di un bunker, anche il pavimento è scuro, ma non riesco a capire di che materiale. Sulla parete destra c’è un enorme specchio, che copre quasi tutta l’estensione della parete, ma attorno allo specchio il muro è bianco. Dietro di me (sono al centro della stanza) c’è una parete anch'essa grigia e di cemento, ma con una porta aperta che da verso un'altra stanza; oltre non riesco a vedere perché è tutto buio. In fondo alla stanza, dopo vari tentativi riesco a vedere qualcosa, perché all'inizio la luce che viene dal soffitto è accecante, splendente e non mi permette di vedere. Dietro questo telo ci sono sicuramente altre persone, credo di vedere alcune ombre, in ogni caso ho la sensazione che la stanza sia molto più lunga e che si ripeta una situazione simile a quella che sto vivendo io. Intravedo infondo sulla sinistra un'altra porta, simile a quella che ho dietro di me, anch'essa aperta e buia. Mi vedo sdraiato su di un tavolo che sembra d’acciaio, dovrebbe essere freddo ma in realtà è tiepido. Sono nudo ma tra l'ombelico e le cosce ho una fascia di stoffa bianca che mi copre, vedo i miei piedi, sono piccoli, credo d’avere sette o otto anni. Davanti ai miei occhi ho le dita del pollice e dell'indice della mano destra di mia madre. Me li tiene davanti agli occhi ed è immobile in quella posizione, alzo lo sguardo e la vedo in volto: è molto strana, non sembra nemmeno lei ed ha lo sguardo fisso e guarda davanti a se. La chiamo da dentro, perché non riesco a parlare con la bocca, lei mi guarda, ma ha sempre lo sguardo fisso ed impassibile. E' molto giovane ed ha un camice, credo bianco, una tunica semplice. All'inizio siamo soli, poi compare, credo dal fondo della stanza, un dottore, con un camice bianco e con dei bordi verdi, chiari, ha una specie di laccio o cintola bianca alla vita, il camice sembra di plastica e non è come la tunica di stoffa di mia madre. Ha una mascherina e una cuffia in testa e non riesco a vederlo in volto; poi la luce che viene dal soffitto mi abbaglia sempre di più e mi tiene fermo. Dalla vita in su mi ritrovo con il corpo immobilizzato, ma dalla vita in giù forse non è ancora addormentato, tanto che questo dottore mi afferra la caviglia e me la tiene stretta pressandola sul lettino. Sicuramente pensa che voglio ribellarmi, tanto che arriva un altro dottore esattamente uguale a lui e mi afferra l'altra gamba. Sento le parole di mia madre nella testa: "Loro ti devono fare delle cose. Stai buono, non ti agitare. Stai fermo. Ci sono qui io, vedrai che non ti faranno male... Te le farò io queste cose, così sentirai meno dolore". M’inserisce nel naso una specie di ago molto grande, ogni tanto lo sento pungere all'interno, fa molto male e credo che la testa mi stia per scoppiare. Mi provoca stordimento e nausea. Quest’ago è legato ad un filo di plastica sottile, dal colore nero e che proviene dal soffitto, da dove arriva la luce accecante. Nella stanza non vedo altro, non ci sono tavoli, sedie o oggetti, non vedo altre persone. Mi giro verso il vetro, vedo me sul lettino sdraiato, mia madre di spalle e i due dottori di cui non capisco il volto. Le immagini si sdoppiano, stranamente visiono solo alcune cose in bianco e nero, mentre altre immagini sono vivide e a colori, come dei frame di un film sperimentale. La luce che viene dall'alto non è fredda, anzi è calda, bianca, ma ha delle sfumature quasi dorate. Guardo nuovamente nel vetro, vedo il panno bianco che ho sui genitali e anche la mia pelle, sembra leggermente risplendere. Lo specchio che è sulla parete destra è enorme, è un unico blocco ed è incastonato nel muro, circondato da questo materiale plastico bianco che lo circonda. Non riesco a vedere da dove viene la luce dal soffitto, è fortissima. Nessun rumore, solo silenzio e le poche parole di mia madre. Mi sembra di avvertire il battito del cuore, perché è come se avessi le orecchie tappate, sento solo me stesso ed è tutto ovattato. Poi non riesco a ricordare altro. Nella stanza dove mi trovo, la situazione è sempre la stessa, dove mia madre ha questa tunica ma le braccia sono scoperte, ed è scalza. Mi infila l’ago nel naso, chiudo gli occhi, sento dolore a momenti. La luce è sempre forte, continuo ad avere la nausea, un forte senso di vertigine, la vista si annebbia e diventa tutto nero. Però fuori da quello strano luogo sta nevicando. Rivedo mio padre che viene a svegliarmi, è notte fonda, forse sono le due o le tre, mi porta alla finestra e guardiamo la neve scendere dal cielo. Ho fatto alcune ricerche, un evento simile accadde tra il 14 e il 17 gennaio del 1985. Probabilmente tutto si è svolto in quel periodo, allora avevo sette anni! “Loro ti devono fare delle cose. Stai buono, non ti agitare. Stai fermo. Ci sono qui io, vedrai che non ti faranno male... Te le farò io queste cose, così sentirai meno dolore". Non era una voce femminile quella di mia madre, ma una voce forse maschile, semi-profonda e un po’ meccanica, quieta e affabile. La Mantide (l’alieno insettoide), è lei che si celava dietro la mamma, perché la voce non era la sua. Il viso? Si, me lo ricordo ma non era poi tanto simile e c'erano parti che non coincidevano. L'occhio analizzato era confuso con i suoi capelli, che stranamente scendevano in fronte, ma all'epoca non aveva quel taglio; ecco che apparve un occhio nero, enorme! Ma non era stata questa terribile visione che mi fece capire di avere a che fare con una Mantide, me ne accorsi quando vidi riflesso sullo specchio il suo corpo, chino su di me: una Mantide Bianca! Era fantastica e orribile al tempo stesso, un essere non molto grande, ma dalla pelle bianca lucente e con una enorme testa. Ora si spiega perché mia madre aveva questa tunica bianca nella prima ricostruzione, perché bianca era la pelle di questo essere. Le mani erano formate da tre lunghe dita e una quarta, leggermente più piccola all'interno, una sorta di pollice. Con la sinistra mi teneva la testa e le dita lunghe arrivavano sino agli occhi, passandomi sulla fronte, mentre con l'altra mi avvicinava il sondino al naso. Poi riconobbi anche quegli strani dottori che tenevano le caviglie, erano calvi, con gli occhi rossi e la pupilla verticale, una testa allungata, pelle abbronzata tanto da assomigliare molto al faraone Akhenaton. Avevano una divisa bianca e blu, perché le strisce verdi che vedevo nella prima ricostruzione, in quest'ultima si erano rovesciate, come se i colori avessero virato verso altre tonalità. Il bianco era diventato blu, il righino verde, bianco, il camice si era trasformato in una divisa, mentre la cuffia nel prolungamento della nuca. L’espressione del volto era un po’ basita, inespressiva, anche se i loro occhi dimostravano un'intensità "molto forte". Si poteva riscontrare qualcosa di egizio nei lineamenti del volto e non era la prima volta che li vedevo, e mentre pensavo alla loro somiglianza, sentivo nella mia testa una voce che diceva: "Non vogliamo che loro ti prendano, tu sei importante per noi…"Autori: Ambra Guerrucci e Federico BelliniTitolo: "Abductions, come risolvere il problema"Collana: Civiltà Extraterrestri - Libro II"Editore: Risveglio EdizioniData pubblicazione: 2015Formato: Libro 14,80x21Pagine: 250Prezzo: n/pinfo: [email protected]
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