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Un Uomo – di Oriana Fallaci

Creato il 10 aprile 2012 da Thefreak @TheFreak_ITA

A cura di Benedetta Fazio

Scrivere una recensione su questo libro è stata davvero un’impresa ardua, principalmente per due motivi.

Il primo è che considero “Un uomo”� uno dei più bei libri di sempre. Se da una parte rimango un pò scettica sull’esistenza di una fantomatica anima gemella fatta su misura per me, dall’altra non ho alcun dubbio sul considerare Un Uomo di Oriana Fallaci il mio “libro gemello”�. Dal giorno nel quale ho avuto il primo incontro con quest’opera ho capito che, nel bene e nel male, me la sarei portata nel cuore.

Perchè questo è un libro che mi rappresenta. Come possa una storia che parla della lotta politica di un dissidente greco contro la dittatura dei Colonnelli e della sua relazione con una giornalista di fama internazionale rappresentare una comunissima e banalissima studentessa universitaria romana non è forse chiaro neanche a me. Non è la trama avvincente, né la morale condivisibile, neppure lo stile impeccabile: niente di tutto ciò potrebbe farmi dire che questo è il mio libro. E’ piuttosto la rivelazione che questo libro ha un’ anima, una personalità; scorrere le sue pagine vuol dire creare un legame di complicità unico.

Basta andar oltre le prime tre righe e sembra di poter accarezzare con la mano quell’uomo sofferente e combattivo, sentire quel dolore che spezza il fiato e soffrire della sua solitudine, compatirlo per l’incapacità di vivere in questo mondo schiavo del Potere, di ideologie corrotte e di ammaestratori di popoli. Ma ancor di meno serve per gioire delle sue conquiste, inorgoglirsi per il suo coraggio, ridere per quel atteggiamento così dolce e infantile nei confronti della vita. E’ una lettura che avvolge, ingloba e che, seppur lontanissima dalla vita comune, sento che mi appartiene.

Sono convinta che ognuno di noi possieda un libro che è un pò un personalissimo biglietto da visita, che, nonostante sia stato scritto da una persona sconosciuta magari in anni e luoghi lontani, ci parli e ci sveli qualcosa di noi stessi che mai da soli avremmo potuto esprimere. Perchè tante volte un libro riesce a descriverci meglio di quanto possano fare mille parole, mille gesti, mille spiegazioni.

Tutto questo per dire che quando si vuole descrivere qualcosa che si ama così tanto, che si sente così intimo e personale è davvero difficile trovare le parole giuste. E’ come quando si cerca di raccontare la persona amata ad un’amica; per quanto ci si possa sforzare a riportarne i pregi, a evocare episodi divertenti e gesti romantici, per quanto si tenti di dare alle emozioni una forma verbale siamo consapevoli che non capirà mai se anche lei non è stata innamorata intensamente quanto noi. Ecco perché tutti i tentativi che ho fatto di parlare di questo libro sono stati fallimentari: sempre troppo banali, riduttivi rispetto a quello che vedevo io.

La seconda ragione che ha reso questa recensione una missione impossibile potrebbe sembrare contraddittoria con la prima, ma vi assicuro che non lo è: ho troppe cose da dire. Avrò letto questo libro un’infinità  di volte e ogni volta ho scoperto aspetti diversi, prospettive opposte, interpretazioni differenti. Cosa si può chiedere di più ad una storia se non che sia sempre nuova, attuale, che si rigeneri da sé a seconda dell’umore, del momento della vita che sto attraversando ecco che la lettura mi trasporta all’interno di una complessa storia d’amore, di una coinvolgente avventura o di un triste estratto di storia europea o, ancora, in momenti di riflessione su quello che vogliono dire concetti come libertà, amore, dolore, potere. Mi sono arresa di fronte alla mia incapacità di riassumere tutto ciò in qualche frase ordinata e coerente, non ce l’ho fatta.

E quindi alla fine di tutto, dopo numerose pagine scritte-corrette-rimodellate-cancellate, ho deciso che io questa recensione non la faccio perché, ammetto, non ne sono capace.

Al massimo sento che può essere alla mia portata darvi due umilissimi consigli:

1) Se non avete ancora trovato il vostro “libro gemello”� continuate a leggere, a cercare, anzi, di farvi trovare. Perché quando meno ve lo aspetterete un libro vi troverà, vi conquisterà e sarà un’occasione imperdibile per conoscere meglio voi stessi.

2) Se in questo momento il vostro comodino è sgombro da libri, il suggerimento è quello di metterci Un uomo di Oriana Fallaci e, magari, di dare un senso a queste mie parole sconnesse vivendole in prima persona.


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