Pochi giorni dopo l’anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, Rai Storia propone il film-documentario di Enzo Lavagnini dedicato al poeta e scrittore friulano. Il filmato racconta con interviste a conoscenti e amici, tra cui i fratelli Citti, un periodo felice per lo scrittore: l'incontro con la bellezza della Capitale e la vita di borgata. Da quando Pasolini decide di lasciare Casarsa, nel Friuli, e di trasferirsi a Roma, la sua vita cambia radicalmente; dall’inizio - segnato da non poche difficoltà – alla nascita di un amore, una sorta di sorpresa, un’illuminazione come lui stesso la chiama, con la città e i suoi ragazzi. E lo scrive al cugino Nico Naldini, anche lui intervistato da Lavagnini: “Caro Nico [...] Io sto diventando romano, non so più spiccicare una parola in veneto o in friulano e dico li mortacci tua. Faccio il bagno nel Tevere, e a proposito degli ‘episodi’ umani e poetici che mi succedono, moltiplicali per cento in confronto a quelli friulani”.
Il documentario "Un uomo fioriva" è un’opera vasta e quanto mai attuale, che va dalla poesia friulana allo scavo artistico e letterario delle vitali e passionali vicende delle borgate romane, dai capolavori del cinema e del teatro alle grandi e preveggenti polemiche sociali, politiche e di costume. Un lavoro importante per il contributo ampio e in gran parte volontario di tanti gruppi teatrali, circoli del cinema e associazioni culturali oltre che di varie personalità del mondo della cultura e della politica, a dimostrazione di quanto Pier Paolo Pasolini risulti tutt’ora un punto di riferimento importante nel panorama culturale nazionale.
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