Starbreeze torna in campo dopo l'incidente Syndicate e lo fa con l'intenzione di sorprenderci
Brothers: A Tale of Two Sons segna il debutto della nuova Starbreeze, una realtà drasticamente ridimensionata in seguito a un flop commerciale, quello di Syndicate, che ha portato la software house a decidere di allontanarsi dal mercato tripla A per ritrovare la propria libertà intellettuale e creare nuove proprietà intellettuali. Da questa trasformazione è nato un progetto inevitabilmente meno imponente di quelli precedenti ma il concept di Brothers è tutt'altro che modesto e si prefigge di coinvolgerci in un'esperienza narrativa unica, un'avventura a enigmi potenziata dalla collaborazione con il regista libanese Josef Fares. La vicenda ha inizio con la morte di una donna, madre di due fratelli molto uniti che, già segnati dalla tragedia, si trovano a temere anche per la vita del padre, colpito da una grave malattia. La situazione appare disperata ma i due protagonisti non hanno intenzione di arrendersi e partono alla ricerca di un gigantesco albero incantato al cui interno sgorga un fluido miracoloso. Inizia così un viaggio contro il tempo tra orchi gentili e strani culti, magiche creature alate e minacce d'ogni sorta.
Two guys one pad
Il gameplay di Brothers: A Tale of Two Sons è di tipo collaborativo ovvero prevede l'utilizzo di due protagonisti dalle caratteristiche differenti che possono interagire tra loro per superare ostacoli insormontabili e per sopperire l'uno ai limiti dell'altro. Questo tipo di formula non è certo nuovo nel panorama videoludico e ha rappresentanti d'eccezione a partire dai classici Vikings e Goblins per arrivare a formule più movimentate come Ico e come l'ultimo Prince of Persia. Ma in Brothers il peculiare sistema di controllo trasforma questo tipo di esperienza in qualcosa di nuovo. Il titolo Starbreeze, infatti, ci consente di controllare i due protagonisti, che sono i due fratelli di cui abbiamo parlato nell'introduzione, contemporeaneamente. Una soluzione raramente adottata prima, probabilmente anche a causa della difficoltà intrinseca nel dover controllare indipendentemente due diverse entità. Ma gli sviluppatori sono riusciti a rendere possibile un qualcosa di così peculiare semplificando all'estremo il gameplay e sfruttando la simmetria del pad.

Brothers: A Tale of Two Sons - Trailer con commento di Josef Fares


Il piacere della scoperta
Il punto di forza di Brothers: A Tale of Two Sons è l'estrema varietà delle situazioni. Non si sa mai quale sarà l'elemento con cui interagiremo, chi ci aiuterà, dove finirà il mostro che ci si para davanti, quali creature potremo sfruttare a nostro vantaggio e soprattuto come potremo sfruttarle. Il titolo Starbreeze è un vero e proprio caleidoscopio di situazioni, una continua scoperta, un insieme fluido di situazioni quasi mai difficili da affrontare ma non per questo noiose grazie all'incontro con creature deliziose, buffe o minacciose, grazie alle meccaniche che si adattano alla situazione in modo soprendente e grazie ai movimenti di una colonna sonora delicata che si impenna improvvisamente in vocalizzi e guizzi sinfonici per esaltare momenti particolarmente intensi. Momenti che, tra l'altro, deliziano, spesso e volentieri, la vista e questo è un elemento fondamentale per sostenere il desiderio del titolo di soprendere continuamente. L'Unreal Engine ci ha indubbiamente mostrato di meglio dal punto di vista tecnologico ma Brothers svetta dal punto di vista artistico con architetture fantastiche e al contempo credibili e con ambienti sempre diversi, ispirati a svariati mondi fantastici ma sempre coerenti tra loro, chiaramente appartenenti allo stesso universo. A questo dobbiamo aggiungere modelli semplici ma azzeccati, creature affascinanti, raggi di luce suggestivi, sfondi mozzafiato e un'elevata distanza visiva che viene sfruttata in modo magistrale.

Brothers è un titolo quasi completamente privo di sfida ma non per questo è sterile o noioso. La continua scoperta di nuove situazioni e il mutare delle interazioni sono le fondamenta, rafforzate dal peculiare sistema di controllo, di un gioco fiabesco che ci conduce per mano, come un fratello maggiore, attraverso un viaggio avventuroso, fluido, drammatico, divertente e sempre sorprendente.
Mattia Armani
Pro
- Sorprendente e coinvolgente
- Comparto artistico di primo livello
- Il peculiare sistema di controllo è funzionale al concept del titolo
Contro
- La magia funziona se ci si lascia coinvolgere dal comparto narrativo
- Alcuni giocatori potrebbero trovare il sistema di controllo scomodo