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Un viaggio in Finlandia – Helsinki

Creato il 05 febbraio 2016 da Agipsyinthekitchen

Helsinki. Ovvero come si può vivere in una grande città giocando a essere però in stretto contatto con la Natura, 24 ore al giorno.
Eh si perché qui l’aria è pulita, i bus arrivano svelti, non c’è mai troppa gente. I taxi slittano sulla neve e gli helsinkiani sono un po’ come noi italiani: suonano il clacson e sgommano molto.

Lo sapete che questa città è conosciuta per al dose massiccia di creatività che infonde ai suoi abitanti?Non è un caso che Alvar Aalto sia proprio di qui. Forse nell’acqua mettono qualche goccia di fantasia, così che durante i rigidi mesi invernali si possa dare libero sfogo ad ogni idea che passa per la testa.

Scivolano con nonchalance sul ghiaccio, indossano pellicce vintage e le ragazze sono tutte così splendide che lasciano di stucco.

Quello che abbiamo scoperto in questi giorni finlandesi è facilmente riassumibile in un elenco – grazie a Evina , che viaggiava con noi, per l’inspirazione:
*I bambini fanno il loro riposino nei passeggini fuori dai locali e sul balcone { a meno che la temperatura scenda sotto i -30 }
*I finlandesi hanno il giorno dedicato e fissato per le pulizie di casa.
*I finlandesi hanno il giorno dedicato e fissato in cui – cascasse il mondo – si va al ristorante.
*La sauna è una ossessione. Non semplice cultura, ma vera e propria tradizione da conservare e ereditare ai figli che verranno. Con tanto di bagno nel mare ghiacciato subito dopo { vedi foto. Abbiamo provata nche noi. Per poco non mi è venuto un infarto, una congestione e un coccolone }
*Le finlandesi cambiano il cognome anche sui documenti quando si sposano.
*Santa Claus è molto più che una istituzione. E’ colui che regna sovrano in terra nordica. Amen.
*Grande senso di appartenenza e dedizione alla famiglia.
*Fika è la loro cultura per il caffè. Caffè e dolci. E anche qui: può accadere di tutto intorno ma al caffè in santa pace non si rinuncia mai. MAI.
*Hanno moltissimi nomi diversi per chiamare la neve.
*Amano moltissimo un pupazzo a ippopotamo che è OVUNQUE.

Hanno stelle appese ovunque, e ovunque ti giri c’è una coerenza di ordine meraviglioso.
Il bianco è il loro colore e il legno l’elemento naturale.
Profumi di pino, abeti e natura.
Supermercati aperti 24 ore e  la cosa che mi ha allibita è che non chiedono mai il documento: né in aeroporto, né quando fai check in all’hotel.
Gente che si fida, sempre, a prescindere, della bontà dell’essere umano.Una meraviglia, insomma.

Il museo di arte contemporanea ha uno scorcio in entrata che mi rasserena ogni volta che guardo la fotografia.
Helsinki è da vedere. Se non fosse anche perché amano il natale quasi più di quanto io lo ami – per dirla: a fine gennaio la maggior parte delle persone aveva ancora l’albero di natale che faceva capolinea nelle finestre.

Indirizzi:

Negozi, da non perdere:
Nel design district da non perdere Il Mercatino: boho chic e la sua proprietaria è sposata con un italiano ed oltre ad essere deliziosa parla benissimo italiano. Poi sicuramente Marimekko . Come centri commerciali consiglio Kauppakeskus Forum, in centro città.Poi:Ivana Helsinki per tuniche e vestiti di piume. Minna Parikka per stivali estrosi e scarpe pazze. Momono per design.
Ci sono anche molti negoziati vintage pieni di maglioni tirolesi e un po’ Celine AW2015. Da saccheggiare.
Ai finlandesi piace cantare, e se anche voi avete voglia di una birra al mirtillo e di qualche nota stonata, non perdete il karaoke.
Fika! Da non perdere: Cafetino , Kappeli , Fleuriste ( il mio preferito!), Cafè Regatta .

Da visitare:
La stazione centrale con i due giganti in granito fatta da Alvar Aalto.
L’Opera e i suoi sempre interessanti programmi.
Il parco nazionale di Nuuska a pochi minuti dal centro della città.
Il museo del Design.
Il museo dell’arte contemporanea.
Eat&Joy Farmer’s market. Chi lo perde è perduto.

Ristoranti:
Spis , Chef and Sommelier .

Dormire:
Klaus Hotel proprio nel design district.
Radisson Blu Plaza…perché colazioni così speciali non le ho mai viste.


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