Magazine Diario personale
Sono mamma. Sono passati nove mesi per fare un bimbo bellissimo e cinque per tornare a scrivere nel blog: è stato forse il periodo più meditativo, magico e romantico della mia vita. Ha richiesto tutta me stessa e, anche se ho continuato a condividere qui altri viaggi (ero al quinto mese!), questo meritava di essere tenuto da parte per essere condiviso con completezza.
E' stata una gravidanza stupenda, seguita da un dolcissimo parto in casa avvenuto lo scorso 15 Novembre, quando Michele ha deciso di venire al mondo. Fino all'ultimo, un'esperienza indimenticabile, benedetta da mille Angeli.
All'inizio c'è stata una candela bianca. Ero in soggiorno e abbracciavo il mio compagno di viaggio (a volte danziamo senza musica), il mio sposo e oggi bravissimo papà. Sapete quando qualcosa vi attira senza sapere bene perché? Mi sono girata come richiamata da una forza misteriosa e cosa vedo scolpito nella candela alle mie spalle? Per me è un cuore. Per mio padre, appena ha visto la foto, un embrione. In entrambi i casi, una premonizione azzeccata! Ve la ricordavate?
C'era la neve fuori, ma nei nostri cuori il dolce calore di sempre. Era un venerdì 14 Febbraio con tanto di luna piena splendente nel cielo. Era una notte in cui abbiamo meditato insieme. Dopo neanche un mese scopro di essere incinta con un sogno. Una bimba mi cresce fra le braccia e, al risveglio la mattina dopo, non ho dubbi: manca ancora una settimana alla mia luna, eppure sono sicura di avere una vita dentro. E così è stato. Solo che non si trattava di una bimba ma di un maschietto. Un piccolo Buddha: grande (ben 3 kg e 800 grammi alla nascita!), pacioso, con l'Infinito negli occhi. Michele, in onore all'Arcangelo che urlò "chi è come Dio?".
Sono stati mesi intensi, una scoperta al giorno, un'avventura che porterò sempre nel cuore. Io che anni fa non avevo mai pensato al matrimonio, né mai ricercato la maternità, oggi sono sposa e madre. E grata per tutto questo.
Ci sono voluti mesi, ma è stato il viaggio più bello che abbia mai fatto. Con un bagaglio ancora più ricco e prezioso, eccomi qui: sono tornata.