Un viaggio lungo un anno, ma da seduti

Lo sapevate che, per ingannare i predatori, un camaleonte di Namaqua ha gli stessi colori della sabbia dello Sperrgebiet?
Strano a dirsi ma, fino a qualche minuto fa, non lo sapevo nemmeno io. Poi ho aperto una pagina a caso del numero di National Geographic di questo mese, scovato stamattina nella cassetta delle lettere. C'era la foto di questo piccolo rettile immondo, che vaga per le terre desolate della Namibia, insieme ad antilopi, orici e una serie di altre bestie curiose.Da oggi, grazie alla brillante idea di un paio di ex coinquilini bresciani, sono entrato a far parte ufficialmente del novero di abbonati di questa rivista stupenda.Gli effetti sul mio equilibrio psico-fisico? Almeno 2:
1) Dimenticarmi, per qualche ora al mese, di questo pazzo microclima italiano in cui viviamo immersi come pesci rossi in una boccia di vetro, impotenti davanti a un destino che non si scelgono;
2) Provare, per le stesse ore al mese, un senso di frustrazione profonda. Per non essere l'autore di quelle foto, per non essere una specie di pellegrino vivente impegnato a gironzolare per il mondo con il solo scopo di raccontarlo, per non aver ancora pensato seriamente a un progetto interessante per la prossima estate, per non avere il coraggio, qualche volta, di mollare tutto e partire con uno zaino in spalla verso gli angoli remoti della terra.
Per tutto questo, grazie!