Certamente in un solo weekend è impossibile visitare tutto e bisogna fare delle scelte.
Credo però che il percorso che sto per raccontare possa accontentare l'intera famiglia, per una visita appagante e dopo la quale si torna a casa con un bel bagaglio di esperienze, oltre che con un gran mal di piedi!
Già prima di partire ho programmato la nostra mappa dei percorsi, soprattutto perché volevo seguire un itinerario adatto anche alla nostra bambina. Vi consiglio quindi di arrivare preparati con un minimo di tappe già stabilite, in modo da organizzare bene i tempi e i giri da fare.
Se cercate su internet troverete tantissimi suggerimenti dei quali mi sono servita anche io. Per es. ho trovato utilissimo un articolo di Bambini con la valigia. Adesso vi dico in pratica cosa siamo riusciti a fare partendo giovedì e tornando domenica, considerando che i giorni pieni per girare sono stati solo due.
Arrivo e spostamenti: un tour in bus inconsapevole
Siamo partiti da Pisa il giovedì a ora di pranzo: questo ci ha permesso di fare le cose con calma e arrivare a Stansted nel pomeriggio, dove abbiamo preso il bus Terravision che avevamo prenotato online.
La volta scorsa, poiché arrivati di notte, avevamo prenotato un taxi, eravamo stanchi e non abbiamo visto niente.
Questa volta il tragitto in autobus verso Londra (ci ha portati a Victoria station) è stato un vero tour, dato che abbiamo contemplato le campagne e i paesaggi prima di arrivare in città e poi, a Londra, abbiamo attraversato la city illuminatissima nei suoi splendidi palazzi e grattacieli e colma di fermento, essendo l'ora in cui tutti staccavano da lavorare.
Bimbuzza incantata, appiccicata al finestrino, diceva: "Mamma questa città è bellissima! Dall'altezza del nostro bus osservavamo ogni particolare e abbiamo rivisto (ci eravamo stati già l'anno scorso, quindi avevo escluso la zona dal nostro percorso e invece...) il Big Ben, l'abbazia di Westmister, la casa del Parlamento, Tower Bridge, il London Eye - la ruota panoramica, il Tamigi e poi...siccome c'era un po' di traffico e si andava piano, io ho contemplato scene di vita londinese attraverso le finestre illuminate delle case (belle fuori ma molto confusionarie dentro...quanto mi piace sbirciare gli interni delle case!!!), gli uffici praticamente sulla strada, essendo tutte vetrate illuminate (scrivanie ordinatissime con tantissimi post it), uomini in giacca, cravatta e zainetto felici di correre al pub dopo il lavoro, ragazze sbracciate ma anche con la pelliccia, tante persone sportive in corsa o in bici e...nessun motorino. Ma a Londra non esistono?
A Victoria abbiamo preso un taxi (volendo il collegamento con la metro c'era ma eravamo stanchi e volevamo arrivare il prima possibile) e siamo arrivati a Shepherd's Bush, in hotel alle 20.00 circa.
Per la scelta dell'hotel (su booking.com) abbiamo considerato non solo i prezzi (prenotando una quindicina di giorni prim abbiamo pagato circa 90€ al giorno per tre notti) ma anche la zona: Hammersmith and Fulham, non lontano da Holland Park, Kensigton e Chelsea e quindi vicinissima al cuore di Londra.
Nel corso del weekend abbiamo scoperto la bellezza di prendere i bus rispetto alla metro: proprio vicino all'hotel passava il 94 che portava a Piccadilly Circus, percorrendo la zona di Holland Park, Nothing Hill e Hyde Park. Io e Bimbuzza, sedute ai primi posti del nostro bus a 2 piani, eravamo troppo contente! Consiglio quindi di verificare anche le linee dei bus dato che passano spesso e a distanza di pochi minuti, permettendo di guardare la città dall'alto e contemplarla mentre si raggiungono le mete stabilite.
La sera dell'arrivo abbiamo deciso di restare nella nostra zona, esplorarla per renderci conto delle distanze tra hotel e varie fermate di metro o bus e abbiamo cenato in uno dei tanti ristoranti presenti in zona.
Primo giorno: tra parchi, animali e fermento del venerdì sera
Usciti dall'hotel alle 9.30, abbiamo acquistato i biglietti della metro giornalieri (Bimbuzza gratis - fino a 10 anni) per un tot. di quasi 18 pound (i singoli costano 4.70 pound).Prima tappa: Regent's Park. Siamo scesi alla fermata Baker Street dove ci ha accolti la statua di Sherlock Holmes e dove si trova il famoso Museo delle cere, Madame Tussaud's. Noi abbiamo proseguito per Baker Street, strada dedicata alla musica e ai misteri con un negozio interamente dedicato ai Beatles e il museo di Sherlock Holmes.
Proseguendo si accede alla parte sud del Parco dove c'è un lago con tantissimi cigni, oche, tortore (come ad Hyde Park) e sedie a sdraio per prendere il sole lungo i bordi, oltre a tanti scoiattolini tra gli alberi. A differenza di Hyde Park (dove più che altro c'è una distesa infinita di prato), il Regent's Park è fatto di tanti giardini con diverse varietà di fiori e piante (in quel momento c'erano ragazzi che piantavano bulbi in modo coreografico), c'è inoltre il giardino della Regina Mary (Queen Mary's Garden) curato nei minimi dettagli e con una bellissima fontana e tante nicchie, come se si fosse in un labirinto di piante e fiori.
Seguendo il percorso si arriva in una parte del parco dedicata allo sport (Sports pitches): distese infinite di prato dove ragazzi e ragazze, tutti rigorosamente con le tute della scuola, praticavano rugby o calcio.
Già all'interno del parco è possibile, a un certo punto, sentire e vedere gli animali dello zoo: bimbuzza non vedeva l'ora di arrivare, attratta dai versi degli animali che sembrava la chiamassero!
Noi abbiamo deciso di goderci prima il parco e poi lo zoo, ma volendo è possibile arrivare con la metro direttamente verso l'entrata dello zoo, scendendo a Mornington Crescent.
Inutile dirvi quanto sia bello lo zoo di Londra: subito all'entrata c'è un Acquario che ci ha incantati per un bel po'. La cosa che mi è piaciuta di più è che lo zoo è organizzato a quartieri, tipo Il Regno del gorilla, della tigre, del leone...ecc quindi si entrava in percorsi dedicati dove venivano descritte su pannelli le abitudini degli animali in questione e, attraverso vetrate o ponti di legno sopraelevati, si potevano ammirare nei loro vasti spazi.
Particolarissimo il Regno delle farfalle: un enorme gonfiabile pieno di vapore, piante e fiori e dove le farfalle svolazzavano liberamente sopra le nostre teste.
Siamo rimasti allo zoo per almeno due ore e non abbiamo mangiato lì perché avevamo in mente di farlo nella nostra tappa successiva, vicinissima, a Camden Town.
Uscendo nella parte nord del parco inizia subito la zona di Camden: felicità per il babbo che trascorreva i suoi sabati lì, quando da adolescente lavorava a Londra durante l'estate.
Abbiamo pranzato in un locale degno di nota, pulitissimo e attento all'ambiente: "Hook" dove si mangia il Fish&Chips più' leggero di Londra con pesce fresco di giornata. Lì ci ha accolti una cameriera italiana (ovviamente), precisamente emiliana, che ci ha raccontato la sua esperienza e la facilità con cui ha trovato lavoro, con anche la possibilità di fare carriera (strapagata oltre tutto!!!).
Siamo rimasti nell'accoglientissimo locale per un bel po', perché oltre a mangiare e chiacchierare piacevolmente, avevamo bisogno di riposare in vista del tour pomeridiano per il mercato di Camden. Ah, ovviamente la wifi era gratuita, come in gran parte della città e dei locali di Londra.Non lo avrei mai detto ma il mercato di Camden, le sue strade strapiene di gente, i negozi, i mercatini, il canale, i palazzi pittoreschi hanno attratto tantissimo Bimbuzza che è voluta passare più volte negli stessi punti per guardare alcuni scorci e palazzi, come quello con i draghi. Voleva addirittura camminare e non stare sul passeggino, perché voleva essere libera di guidarci dove le piaceva di più.
Io credo di aver visto le cose e le persone più strane e sentito odori di cibi di ogni tipo e cultura, in un mischione unico e colorato.Per chi è amante della birra e dei pub inglesi, è proprio qui che si trova il pub più antico della storia: The World's End, dove però non fanno entrare con i bambini, nemmeno se è ancora pomeriggio. Ci abbiamo provato...ma picche.
Poco male...perché proprio fuori si svolgeva uno dei tanti spettacoli di strada che Bimbuzza ha scoperto e vissuto in modo quasi commuovente. Tutte le volte che notava un gruppo cantare o ballare o fare un qualsiasi spettacolo, dovevamo fermarci fino alla fine e portare poi una monetina agli artisti di strada. Allo spettacolo di un cabarettista avrebbe voluto anche partecipare facendo la valletta.
Questo per dire che a Londra c'è sempre qualcosa da vedere e che attrae i bambini, anche in mezzo alla strada!
Finito il giro a Camden abbiamo preso la metro per dirigerci nel cuore di Londra, scendendo a Leicester Square.
Il giro nasce spontaneo: si passa dalla zona piena di teatri e caratterizzata dal famoso negozio M&Ms a Piccadilly Circus, Regent's street e Oxford street. Noi questa volta ci siamo fermati a Regent's street anche perché siamo entrati da Hamleys, il famoso negozio costituito da 4 piani di giocattoli e ci siamo rimasti un'ora! Meravigliosi i ragazzi che giocano con i bimbi promuovendo vari giochi e attività. Un posto dove, anche se non compri (ma non è stato il nostro caso), i bambini trascorrono momenti piacevoli di gioco e risate.
Dove mangiare con i bambini a Londra?
Il giro del nostro primo giorno lo abbiamo concluso girando per Carnaby street per poi tornare verso Piccadilly dove abbiamo cenato.Il capitolo cibo con bambini merita una menzione a parte: dipende ovviamente dalle età dei figli, ma la nostra 4enne ha i "suoi" gusti e abitudini difficili a morire. Voleva la pasta e possibilmente la sua carne. Londra è piena di locali e pub ma il più delle volte i cibi sono speziati e anche piccanti. Abbiamo allora provato a Shaftesbury Avenue il ristorante italiano "I fratelli La Bufala", una vera scoperta sia dal punto di vista culinario (molto buono) sia organizzativo. Ci siamo seduti subito, nonostante la confusione, e ci hanno servito velocemente. Bimbuzza ha preso la lasagna, noi una buonissima pizza napoletana.
I "Fratelli La Bufala" si trovano in vari punti di Londra e sono una buona alternativa, se si hanno bambini come la mia;-)
Terminata la cena, abbiamo preso il bus 94 sulla Regent's street che ci ha portati dritti all'hotel.
Kensington Gardens - KeVitaFarelamamma
Secondo giorno: sogno di Chelsea/Kensigton e dinosauri che paura!Alle 10 abbiamo preso il solito bus e siamo andati dritti nel nostro parco preferito, ci siamo andati anche l'anno scorso e non potevamo non tornarci: Kensington Gardens. È qui che oltre ad esserci lo splendido palazzo della Regina Vittoria (Kensington palace), un lago immenso e tantissimo verde, c'è il meraviglioso parco giochi in memoria di Diana (Diana Memorial Playground). Si entra gratuitamente e si accede, attraverso un cancello custodito, in uno spazio dove l'elemento principale è la sabbia. Tutti i giochi rigorosamente di legno stanno sulla sabbia, tanto che molti bambini correvano scalzi come fossero al mare. Il galeone dei pirati col suo forziere è un paradiso per bambini, molti erano travestiti o avevano gli accessori dei pirati.
Uscendo dal parco la nostra bimba si è addormentata per quanto era stanca e noi ne abbiamo approfittato per visitare il quartiere di Kensington e Chelsea fino ad arrivare alla casa di Freddy Mercury (Logan place) nella zona di Earl's Court.
Abbiamo camminato davvero tanto mentre Bimbuzza dormiva e ricaricava le pile per la tappa successiva: percorrendo la Cromwell road siamo arrivati al Museo di Storia Naturale (per chi va in metro la fermata è la South Kensington).
Il palazzo stesso è già di per se' una meraviglia; l'ingresso è gratuito e c'è un servizio d'ordine eccezionale tanto che nonostante la fila e la tantissima gente, si riusciva a percorrere benissimo l'intero percorso per visitare le varie zone del Museo.
La nostra preferita è stata la Blu, dedicata ai Dinosauri: le foto parlano da sole. Alcune ricostruzioni si muovono e sembrano vere...
Abbiamo trascorso parte del pomeriggio al Museo, fermandoci una bella mezz'ora nel punto ristoro dove Bimbuzza ha giocato con i suoi dinosauri comprati allo shop.
Lasciato il Museo, abbiamo preso la metro subito vicina, a South Kensington, e siamo scesi alla St. James Park per ammirare Buckingham Palace. Abbiamo poi percorso il lungo viale The Mall fino a Trafalgar Square, visitato la zona di Embankment, piena di locali e pub, e ci siamo fermati a Covent Garden per cenare. Nonostante fosse ora di punta non è stato difficile sedersi in uno dei ristoranti all'aperto, dopo aver constatato che il menù era adatto anche alla bambina.
Abbiamo concluso la serata, non ancora stanchi di camminare, nuovamente a Piccadilly e Regent street dove abbiamo ripreso il nostro bus per tornare in hotel...completamente distrutti ma felici.
La bambina non ci ha dato mai alcun problema ed è stata partecipe in tutti i nostri spostamenti, vivendo con entusiasmo ogni posto e situazione. Ha capito subito lo spirito della nostra vacanza e ogni volta che lasciavamo un posto chiedeva dove andassimo subito dopo. A un certo punto, stanca morta, ha chiesto: torniamo in hotel? Ahaha poveretta...
Infine ci tengo a concludere con una riflessione che mi è nata spontanea, dopo questa breve vacanza.
Ho capito che vorrei essere:
- una donna inglese, per non avere nessun problema di abbinamento colori per il vestiario e indossare serenamente gonnelline dai colori improbabili con collant rigorosamente nero, opaco e anche smagliato, con scarpa da ginnastica o ballerina;
- una mamma inglese, per non avere 3000 paranoie con gli sbalzi di temperatura, lasciando mia figlia libera di buttarsi nel fango, scalza, bagnandosi tutta e vestita da estate anche con 16 gradi, il cielo grigio e un fastidioso venticello;
- una moglie inglese per vivere nella zona di Chelsea e Kensington come sogna anche lui (mio marito).
Vivere qui sarebbe il mio sogno di ricchezza @vivianasarti #Chelsea #Kensington pic.twitter.com/HALtNHpMO2
— Marco Biancalani (@marcobianca) 18 Ottobre 2014
Se volete, qui potete guardare anche la nostra storify, dove abbiamo condiviso momento per momento le emozioni del viaggio "Londra by child".
Spero inoltre che questi consigli possano essere utili a qualcuno, come lo sono stati per me tutti quelli che ho letto e raccolto per il web. In caso...fatemi sapere;-)
Vivy