Abbiamo avuto fortuna con il tempo, perché anche se entrambe le giornate sono iniziate con un cielo coperto e grigio, poi per il pomeriggio è uscito il sole. Con il sole e i colori dell'autunno la Svezia è un'autentica meraviglia! Per me lo è l'autunno in generale, ma qui i colori delle foglie sembrano ancora più accese.Sabato siamo stati in giro per la città di Örebro. Abbiamo passato diverso tempo nel Wadköping, un museo all'aperto dove hanno raccolto alcune case vecchie della città e in ognuno hanno allestito delle mostre per far vedere al visitatore come si viveva secoli fa e dei negozi di artigianato locale, nonché un antiquario di libri. Si trova lungo il fiume Svartån, in mezzo a un bellissimo parco che ha vinto il titolo del parco più bello Svezia nel 2004.
Wadköping (Örebro)
Leggendo un po' su internet ho scoperto che il museo deve il suo nome allo scrittore Hjalmar Bergman, uno dei maggior esponenti della letteratura svedese dell'inizio Novecento che ha dedicato una serie di romanzi a una cittadina fittizia della Svezia centrale, chiamata Wadköping. (Il museo è stato istituito nel 1965.) Una curiosità che mi indurrà a fare ulteriori indagini è che Bergman visse sei anni della sua vita a Firenze, e lo ricorda una targa sul palazzo dove abitava. Da scoprire la prossima volta che capito in centro a Firenze! Il tipo mi incuriosisce anche perché è contemporaneo del mio poeta ungherese preferito, e la sua foto mi ha subito ricordato lui (Endre Ady) anche fisicamente. Vedete un po' voi se non si assomigliano: una foto di Bergman e una foto di Ady. Sarà anche lo stile delle fotografie dell'epoca...
Ma tornando al weekend: domenica poi abbiamo fatto una gita fuori porta. Dopo aver consultato la mia guida della Svezia (Lonely Planet), ho scelto la direzione ovest. Destinazione: il lago Vänern, il lago più grande della Svezia (5.650 km2), più precisamente la città di Karlstad alla sua estremità nord. Qui in riva a uno dei numerosi canali che portano al fiume abbiamo visto una serie palazzi moderni che avevano il porticello privato, con le barche a motore sotto casa.
Poi abbiamo un visto un altro bellissimo parco (in Svezia non mancano), sempre a Karlstad, con tanto di parco giochi, minizoo, teatro all'aperto, villaggio d'epoca ricostruito e casa degli uccelli con tutte le spiegazioni per i bambini. Sulla strada di ritorno ci siamo fermati a Kristinehamn a vedere una statua di Picasso esposta sulla riva del lago per accogliere le barche approdano nel porto. E' la statua più grande di Picasso, alta 15 metri, fatta di calcestruzzo, che è stato però solo ideato da Picasso e realizzato da un altro scultore norvegese, Carl Nesjar, amico di Picasso (nel 1965).
Ma la tappa a Kristinehamn è stata interessante e meritevole non tanto per Picasso (che a dire il vero non capisco, e non mi sono mai neanche impegnata per capirlo), ma piuttosto per le casette di legno lungo la riva del lago, veramente idilliache. Ecco due esempi:
L'ultima tappa sulla via di ritorno è stata l'ultima casa di Alfred Nobel, trasformata in un museo, vicino a Karlskoga. Purtroppo era chiuso e non c'era un'anima viva nei dintorni, ma abbiamo fatto una passeggiata tra i diversi edifici lo stesso. Lì abbiamo trovato anche questo cartello che indica la distanza dei luoghi della vita Alfred Nobel:
In generale c'era poca gente in giro, e ogni posto mi ha dato l'impressione di essere stato ideato per l'estate. Gli svedesi sembrano un popolo che dorme la metà dell'anno per poter stare sveglio l'altra metà. Un popolo che vive in simbiosi con la natura. Adesso purtroppo inizia il periodo del letargo, ma credo che quando arriva l'estate diventi il paese delle meraviglie.