Terra dura e vulcanica ma generosa, un patrimonio enogastronomico da fare invidia, eccellenze alimentari, verdi colline che appagano gli occhi, panorami rilassanti, boschi intriganti, cordialità, competenza, patrimonio artistico culturale enorme, un gruppo affiatatissimo, risate, divertimento e buona tavola.
Ecco, in sintesi ciò che mi risuona in testa da quando sono tornata da una 3 giorni di Blog Tour in Irpinia voluto dalla Camera di Commercio di Avellino, magistralmente condotto e diretto da Stefano Carboni e Giulia Murdocca di MG Logos e impreziosito da Saverio De Luca: 15 food blogger invitati alla scoperta del territorio irpino in attesa del grande evento Tutto Food che si terrà a Milano dal 3 al 6 maggio 2015 e che aprirà le porte, sempre a Milano, a Expo 2015 per sviscerare, far conoscere e mettere a confronto l'intero universo su temi caldi quali il cibo sano, alimentazione e nutrizione.
La "Verde" Irpinia" è chiamata quella terra ricompresa oggi nella provincia di Avellino che non conoscevo e che mi ha piacevolmente sorpresa facendomi rendere conto come grandi e piccoli produttori irpini fanno dell'eccellenza e della qualità dei loro prodotti la loro mission.
Dalla cipolla ramata di Montoro alla castagna del Prete di Montella, alla cantina I feudi di San Gregorio che tiene alta la qualità delle 3 D.O.C.G. del vitigno autoctono irpino - Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi - alla mozzarella e la ricotta di bufala, quest'ultima ingrediente eccellente in una torta di ricotta a La Trattoria Martella nel centro storico di Avellino da cui è iniziato il nostro tour.
Che il territorio avesse una forte vocazione castanicola per me è stata una scoperta e l'attività dell' Azienda Perrotta a Montella, giovanissima realtà sorta solo nel 1994, ha fatto della lavorazione delle castagne del Prete la sua specialità e specializzazione alla quale affianca la produzione di svariati prodotti - dolci e salati - sempre a base di castagne.
Nel corso della visita all'Azienda abbiamo avuto modo di vedere i locali in cui si svolgono le tre fasi - essicazione - tostatura - bagno - del processo produttivo delle castagne del Prete durante il quale la singole castagne sono controllate e selezionate al fine di garantire la massima qualità, un'elevata sicurezza e costanza nelle caratteristiche chimico-fisiche, nutrizionali e organolettiche del prodotto finito.
Suggestivi la luce, il calore e l'ambiente del locale di essicazione, incredibile la "scrematura" e selezione delle castagne, pazzesca la varietà di prodotti finiti a base di castagne : dalle castagne sotto grappa, a castagne e funghi porcini, crema di marroni al cacao, cioccolatini e biscotti.
E poi le scoperte e le sorprese non finiscono mai e non finisce mai di imparare: esiste la cipolla ramata di Montoro ! E che signora cipolla e che incredibile e affascinante mondo quello dell' Azienda Agricola Gaia.
Una cipolla , non dolce, ma dolcissima, dal sapore inimitabile ed inconfondibile: delicata ma intensa (sembra assurdo ma è così) aromaticità adattabile a qualsiasi preparazione e portata. L'abbiamo mangiata fritta - è rimasta nel cuore di tutti noi - , ci ha sorpresi in una parmigiana di cipolle che obbligatoriamente dovrò provare a riproporre, e ci ha definitivamente conquistati in una crostatina paradisiaca a base di composta di cipolla ramata e cannella .
Simbolo della Biodiversità italiana e segnalata da Slowfood la cipolla ramata di Montoro è così chiamata " per i luminosi riflessi ramati delle tuniche esterne che la ricoprono, dalla forma che và dal globoso a trottola ed il globoso tendente al piatto e dalle sue particolari catafille interne che sono bianche ben serrate e con sfumature longitudinali color viola" ed è coltivata a Montoro già da secoli. Oggi la sua produzione è attentamente controllata da un disciplinare che ne impone la produzione e la coltivazione non solo nel rispetto dell'ambiente ma anche con tecniche alternative ai prodotti chimici.
Quel rispetto dell'ambiente si vive in tutta l' Azienda Gaia : arredamento ecosostenibile con tavoli e sedie di cartone riciclato , cucina a vista e coltivazione di un'infinità di prodotti della terra; dallo spinacino all'erba cipollina, alla rucola, al rosmarino, allo scalogno il tutto amabilmente, genialmente e semplicemente portato avanti da Nicola Barbato.
La semplicità, la cordialità e l'affabilità e l'ospitalità della famiglia che conduce e gestisce l'Azienda Gaia ha dato vita, in occasione della nostra visita, ad un incontro con altri produttori irpini : abbiamo conosciuto la Tenuta Cavalier Pepe, azienda vinicola che vanta al suo attivo la produzione del Refiano e Brancato - Fiano di avellino in purezza , Nestor - greco di tufo in purezza - Bianco di Bellona - 100% coda di volpe ed uno spumante floreale, secco , dolce sul finale caratterizzato da un perlate fine e persistente.
Il Biscottificio artigianale Lilià che ripropone in chiave contemporanea il meglio della tradizione artigianale irpina, il S alumificio Montecalvese che fa della soppressata, ottenuta dalla lavorazione delle parti più nobili del maiale: prosciutto e filetto, il suo cavallo di battaglia ; salsiccia stagionata e capocollo stagionato che non smetteresti mai di mangiare.
L' Antico Torronificio Fratelli Nardone con il PanNardone - un torrone genialissimo a base di pan di spagna ricoperto di cioccolato fondente puro che si scioglie in bocca - ha chiuso il mio girovagare fra tante scoperte, una giornata segnata da allegria, svago e stupore di tanti tesori.
La visita alla cantina de I Feudi di San Gregorio ha riempito l'ultima giornata del tour; sarà che sono ligia e brava amante del buon vino e che da sempre conosco I Fuedi di San Gregorio, ma scoprire che l'azienda è nata solo nel 1986 ( sono vecchia io allora ) mi ha inizialmente sconcertata, ma a fine visita, mi sono resa conto che i motivi per una crescita così repentina e curata ci sono tutti.
Nata con 30 ettari conta oggi 300 ettari e una produzione di 4 milioni di bottiglie all'attivo è cresciuta grazie all'amore, alla tenacia e al credo di tutte persone del posto; la produzione gode di quel microclima dato dai 500 metri di altitudine della verde irpinia e di forti escursioni termiche che hanno permesso al territorio di conquistarsi le DOCG ed esclusivamente su quelle l'Azienda ha concentrato la produzione con potatura e raccolta a mano, ma macchinari moderni e specifici per le singole varietà di uva.
Un roseto come fiore sentinella, la coltura di erbe aromatiche per impreziosire la cucina dello Chef colorano, profumano e riempiono il giardino enorme che circonda l'edificio.
Accolti con calore e familiarità siamo stati guidati nella visita della cantina che spicca per il fortissimo contrasto fra le moderne - contrasto rosso e nero delle pareti- aree di ricezione e del ristorante, e l'atmosfera misteriosa, quasi mistica, di penombra della cantina vera e propria. La cura del particolare, l'innovazione, la modernità, il rispetto della tradizione la fanno davvero da padrone.
L'elengantissimo ristorante stellato Marennà curato dallo Chef Luca Barale ci ha conquistati con piatti dal contrasto di colori, consistenze e aromi incredibili :
baccalà con crema di scarola, mandorla e caviale vegetale -
raviolo di borragine, asparagi, burro di manteca e stravecchio di bruna alpina -
spalla di vitello alle spezie, purea di sedano rapa e verdure primaverili -
la pastiera....spuma di ricotta, grano cotto e sorbetto all'arancia.
Non abbiamo però solo mangiato e, come da programma, anche se rapida, il tempo è sempre tiranno e i ritardi spesso inspiegabili, la visita al Castello di Lancellotti che ebbe fin dal X secolo un importante e strategico ruolo di difesa della valle del Lauro in cui si erge, non ce la siamo persa.
Avevo ragione o no quando, ancora prima di partire, avevo messo in dubbio il mio ritorno a Roma ? A parte gli scherzi l'Irpinia è una terra che vale decisamente più di 3 giorni e se davvero avete voglia di relax, di godere di scenari immersi nel verde, di buon cibo e soprattutto di eccellenze ed unicità, programmate qualche giorno in Irpinia... sono certa che non basterà neanche a voi una 3 giorni intensissima.
Per qualsiasi approfondimento, lascio qualche utile link:
Trattoria Martella
Azienda Perrotta - Montella
Azienda Agricola Gaia
Tenuta Cavalier Pepe
Biscottificio Artigianale Lillià
Salumificio Montecalvese
Torronificio Nardone
I Feudi di San Gregorio
Castello Lancellotti
I miei compagni di viaggio :
Agnese Agnese Gambini
Chiara Cucinando con mia sorella,
Claudia di Cheeselovespepper,
Enrico di Lefrancbuveur,
Fedora di Cappuccino e Cornetto,
Iris di Cucinologia
Mario di Cuoco per casoMichela diPaolo di Bloggokin ,Patrizia di I dolci nella mente,
Ramona di Farina lievito e fantasia,
Roberta di Roby Sushi,
Rosella di Ma che ti sei mangiato,
Silvia di Acqua e Farina Sississima ,