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Essendo stato dal principio un appassionato di cinema di stampo Kubrickiano, avrei dovuto amare alla follia Anna Karenina. Ma non è successo. Il perchè non è accaduto è dato dal fatto che questo film è l'esempio lampante di come la forma, seppure perfetta in ogni dettaglio, non soddisfi se si è sprovvisti di contenuto.
Esteticamente è un film superbo, tecnicamente molto realizzato, con dei virtuosismi tecnici che ai più appassionati del settore non possono che ammaliare. Le scenografie sono ottime, la fotografia è una bomba, e abbinata ad un regia di gran classe ne sarebbe dovuto venire fuori un film spaccaculo.
Invece siamo qui riuniti a parlare di come Anna Karenina sarebbe potuto essere un gran film, piuttosto che una pellicola priva di mordente, noiosa dalla divisione delle scene con quell'alternanza di sequenze "normali" a quelle "teatrali". L'idea è quella che ci si è concentrati anima e corpo sulla forma tralasciando quasi del tutto il contenuto che di conseguenza risulta pasticciato, confusionario e poco chiaro (complice anche una sceneggiatura e un intreccio che farebbero scomodare persino gli sceneggiatori di Beatiful). Di certo non è un brutto film, si guarda volentieri, ma manca decisamente di pathos. Le premesse per un ottimo film c'erano tutte, anche se la trama tutto sommato non è che fosse così interessante ( dopotutto vengono raccontate le vicende dell'aristocratica russa Anna Karenina che tradisce l'odiato marito, e si fa ingravidare dal suo giovane amante,un ufficiale dell'esercito). Keira Knightley stranamente appare decisamente adeguata al ruolo, forse si sarà trovata culo e camicia col suo character...
Joe Wright
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