Questo racconto mi è stato inviato da Lu, autrice del blog "lonewildsoul", ovvero, "Diario di un'anima solitaria". E' una storia dolcissima che vi condurrà nella magia e nella freschezza di un luogo meraviglioso che incanta con le dolci canzoni degli uccelli e la trasparenza del cielo. In questo posto abita Lu ... lo stesso posto così tanto amato dagli uccelli ballerina.... e Dino era uno di questi...
E’ la casa di molti uccelli, soprattutto passeri e ballerine. Il loro cinguettio è una musica che oramai conosco da anni, spesso una piacevole compagnia. Molte volte ho visto piccoli nidi pieni di pulcini schiamazzanti; altre volte ho assistito, nascosta per poter meglio osservare, liti chiassose per il territorio o un amore.
Una mattina di alcuni anni fa, uscendo presto, mi accorgo di un movimento strano ai piedi dell’albero.
Incuriosita mi avvicino ed ecco che scorgo un piccolo pulcino che agita le alette, ha il becco spalancato ed ogni tanto emette dei versi striduli. Con delicatezza lo prendo in una mano e subito gli trovo un riparo improvvisato poi, più tardi, metto in una scatola da scarpe un poco di fieno e vi sistemo l’uccellino che schiamazza come un ossesso. Con cautela lo porto all’allora negozio di animali dove il proprietario, appassionato da anni di volatili, mi dice essere un pulcino di Ballerina Bianca, od anche Motacilla Alba. Lo prende nelle sue rugose mani e lo osserva con attenzione.
>>Non è la prima volta che mi capita ed anzi, purtroppo le ballerine non sono facili da salvare. Almeno io ci ho provato tante di quelle volte che non le conto più, ma solo in un paio di occasioni ho avuto successo. E questo piccolo ha preso una brutta botta, è ferito ad un’ala.<<
Così mi faccio consigliare come meglio curarlo, anche perché essendo sabato poco prima di pranzo, di veterinari in giro non se ne trovavano e dalle mia parte, in campagna, un uccellino che cade dal nido non è certo, purtroppo, una priorità.
Il proprietario del negozio mi consiglia come comportarmi, sia per cercare di curare le ferite sia per come alimentare il piccolo e spaventato pulcino.
Una volta a casa, sistemo la scatola col fieno nell’angolo più luminoso e asciutto, limo i bordi di una vecchia pinzetta, quelle che le donne usano per le sopracciglia, e aiutandomi con un batuffolino di cotone imbevuto d’acqua, cerco di idratare la piccola creatura poi, sempre servendomi delle pinzette, cerco di fargli mangiare una sorta di granaglie consigliatemi dal negoziante.
Cerco di fare del mio meglio per dargli conforto, poi altro non mi resta che aspettare.
Qualche ora dopo il cinguettio proveniente dalla scatola cessa; mi avvicino preoccupata ma ciò che scorgo fa spuntare sul mio viso un tenero sorrisetto.
Il pulcino stava beatamente dormendo!
Contenta, preparo il necessario per l’indomani mattina quando, dopo essermi occupata nuovamente del pulcino, torno dal negoziante (in quel periodo teneva aperto qualche ora anche alla domenica mattina) che mi consegna una scatolina contenente degli insettini morti; la Ballerina Bianca è un passeraceo che si nutre di insetti che trova nei prati, sui tetti e nelle vicinanze dei corsi d’acqua dove predilige vivere. Col tempo ha imparato a convivere sempre più con l’essere umano, tanto da poter diventare abitudinaria nel visitare balconi o terrazzi dove sa di poter trovare del cibo (messo, ovviamente, a disposizione dagli uomini).
Così, dopo aver sbrigato le mie commissioni, torno a casa e di nuovo mi prendo cura del piccolo volatile: quando sente che mi avvicino alla scatola inizia a cinguettare allegro e quando mi chino con la pinzetta spalanca il beccuccio tutto eccitato.
Nel frattempo il mio Max rimane per tutto il tempo sotto la scatola, osserva curioso ed ogni tanto piega il muso di lato nella tipica espressione che i cani compiono quando cercano di capire cosa sta succedendo.
Io con Max ci parlo da sempre, fin da quando era cucciolo siamo diventati inseparabili ed ogni occasione era buona per discutere con lui le cose da fare dell’arco della giornata. Max, da parte sua, con la sua grande e vivace intelligenza, ha imparato ad ascoltare, a captare i vari segnali del linguaggio non verbale e del tono della mia voce. Così, insieme, abbiamo deciso che il nome del nostro nuovo amico sarebbe stato DINO in onore di quella teoria che vede gli uccelli odierni i discendenti naturali dei dinosauri.
Il piccolo di Ballerina appare sempre più vivace tanto che inizio a informarmi sul come poterlo aiutare poi a ‘spiccare il volo’ come fanno tutti quelli della sua specie.
Dino, a quanto pare, sta bene.
Ma verso sera inizia a farsi taciturno, quando mi avvicino alla scatola non si muove e rimane immobile in un angolo. Non accetta ne acqua ne cibo.
Durante la notte io e Max lo vegliamo spesso, accertandoci di non perderlo poi, il lunedì mattina, prendo la scatola e torno nel negozio di animali.
L’uomo, con infinita pazienza, controlla nuovamente il piccolo pulcino e poi, scuotendo la testa, dice che teme che la ferita abbia fatto danni seri. Mi consiglia qualche altra cosa e poi mi dice di tentare da un veterinario.
Il quale però non fa in tempo a visitare il pulcino perché, giusto un paio d’ore prima dell’appuntamento, mi affaccio alla scatola e trovo il piccolo Dino morto.
La cosa mi da molta tristezza, avevo creduto, per un attimo, di poterlo veramente aiutare.
Così prendo dell’erba fresca, la sistemo nella scatola, vi adagio il piccolo Dino, metto anche un paio di margherite e poi la richiudo seppellendola infine nel vigneto dietro casa.
Da allora, ogni volta che vedo una Ballerina Bianca, e qui ce ne sono davvero molte, ripenso al piccolo Dino ed a quelle occasioni in cui, vedendo il mio viso spuntare sopra la scatola, iniziava a cinguettare tutto eccitato.
* * * * *Cara Lu, ti ringrazio per averci raccontato del piccolo Dino... di questo graziosissimo uccellino che continuerà a svolazzare per sempre nel cielo che guardi al mattino....Con grande piacere voglio anche darti il benvenuto tra gli autori che collaborano alla diffusione del profondo legame che unisce gli uomini agli animali... e ti ricordo che questo spazio è sempre disponibile a raccogliere altri tuoi testi che eventualmente vorrai inviare.Ti invito a ritirare (con copia e incolla) il Premio "Racconto del cuore" e l'adesivo "Amore a 4 zampe fans club" che potrai conservare come un piccolo pensiero dedicato a te e al piccolissimo e tenero Dino ...
Grazie ancora daAntonella
* * *
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