Mi sono svegliata stamattina con una nausea devastante…-eppure, è stasera che devo mangiare l’intingoletto tutto aglio e acciughe!- mi sono detta, e per tutta risposta mi sono alzata e mi sono fatta un buon caffettino alla macchinetta che George Clooney ama tanto e che noi(donne) amiamo tanto (intendo George, ovviamente!)…tutto bene…per il momento…
Mi siedo al pc per la ronda delle news mattutine e…zac…quel caffettino tanto carino aveva raggiunto in tre nanosecondi il mio intestino, provocandone uno tsunami catastrofico e in men che non si dica ero già sul mio “compagno di una vita” a leggere la mia rivista preferita ed a combattere contro bombardamenti che hanno messo in serio allarme l’ecosistema mondiale!!! La rivista non è bastata e mi sono fatta portare un libro…
Bene, finita la lotta, calma apparente, ma incominciano a grondare da tutti i pori, e dico proprio tutti, goccioline di sudore…
Pranziamo e nuovamente mi sale un nodo alla gola, poi il cuore comincia a battere più di quanto gli compete normalmente, e il respiro diventa un tantino affannoso, tanto che il mio patatino si gira continuamente per vedere se per caso c’è in giro il cagnolino dei nonni…mio marito, invece, pensava stessero dando un film a luci rosse alle tre del pomeriggio, protagonista un maniaco che soffre d’asma, poi, quando il patatino si accorge che la mamma rantola come un animale si fa una grossa risata…mio marito è perplesso, intanto io comincio a sentirmi davvero male…
Comincio a sgattaiolare per tutta casa, mio marito al seguito con patatino in braccio che piange…mi sento un animale in gabbia, apro la finestra, prendo un po’ d’aria, non basta, mi stendo sul letto, provo a riposare
E’ brutto, è una sconfitta per me, mi dico che alla fine è la stanchezza che determina un abbassamento delle difese, ho solo bisogno di riposare…e più cerco di sedare i pensieri più aumenta l’irrefrenabile voglia di urlare…sì perché se urli forte forse qualcuno ti sente…ma la risposta è venuta da me, forse perché amo i miei timpani e vorrei continuare a sentire i dolci suoni delle prime vocali del mio patatino, o forse perché mi sono ripromessa di volermi bene e dico a mio marito, non senza sensi di colpa, di dire che non saremmo andati stasera alla cena ed all’appuntamento con la bagna caoda…forse il mio alito ribelle aveva inscenato tutto ciò per non ledere la sua immagine vanitosa…intanto figura di escrementi colossale con gli zii, seguita da telefonata del suocero al marito, giusto per rigirare il coltello nella piaga, casomai ce ne fosse bisogno, per un – “però, potevate dirlo prima !”-
Non vi racconto il seguito, anche perché mi sono già troppo dilungata e poi perché non ne vado fiera ma…vi dico solo che convivere con il senso del dovere e le proprie sensazioni ed i propri bisogni fa di me un’equilibrista alquanto zoppicante…che qualche buon psichiatra chiamerebbe schizofrenica