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Una birra in una sera d’autunno

Da Traveltotaste

Una birra in una sera d’autunno

Mi piace il buon vino ma apprezzo altrettanto la birra, quella artigianale, integrale e aromatica.

La birra è una delle bevande alcoliche più antiche realizzate dall’uomo. Si pensa che la sua nascita sia dovuta all’abitudine di conservare i cereali nell’acqua, ambiente favorevole per innescare la fermentazione, per combattere le infestazioni. Circa 5000 anni fa gli Assiri, nel territorio compreso tra il Tigri e l’Eufrate, producevano una bevanda fermentata a base presumibilmente di orzo e al British Museum di Londra è custodito un documento, ritrovato sulle rive dell’Eufrate in cui viene citata la birra. Il merito di aver portato in Europa la birra spetta ai Greci, trovando interesse presso i Galli e i Celti, i Romani invece preferivano il vino.

Gli ingredienti che la compongono sono quattro: acqua, orzo o altri cereali, lievito e luppolo. L’orzo è il cereale principe che viene utilizzato nella sua produzione. Viene fatto germogliare sino a diventare malto, quindi essiccato, tostato, macinato, mescolato ad acqua e filtrato sino ad ottenere il mosto. A questo livello della produzione viene aggiunto il luppolo. Una volta bollito, il mosto viene raffreddato e messo a fermentare con i lieviti. Così si il prodotto finito che verrà imbottigliato e lasciato stagionare.

Il colore della birra, che varia dal biondo pallido al bruno, è dovuto principalmente alla temperatura a cui è torrefatto il malto d’orzo. Con una temperatura elevata si ottiene una birra scura mentre con una temperatura più bassa il risultato è una birra bionda. Il sapore amaro, invece, è da imputare al luppolo.

Negli ultimi anni sono nati un po’ in tutta Italia birrifici che producono prodotti più o meno pregevoli ma solo alcuni di essi possono vantare di essere sul mercato fin dagli albori, quando i birrifici artigianali sul nostro territorio erano solamente otto.

Una birra in una sera d’autunno

Nel 1996 il microbirrificio BEBA apre la sua attività nell’area industriale di Villar Perosa, paese che fa parte della Comunità montana del pinerolese, in provincia di Torino.

Devo ammetterlo, nonostante non sia distante da casa mia l’ho scoperto solo recentemente anche perché, per il luogo in cui sorge, è praticamente impossibile arrivarci per caso. Oltretutto, previa prenotazione visti i posti limitati, si può anche mangiare e in una serata d’autunno ho deciso di andare a testare.

La BEBA produce birra integrale a bassa ed alta fermentazione e non subisce alcun trattamento. I cibi da accompagnare alla birra, così dice il menù, sono stagionali e tutti ottimi ma il punto di forza è certamente rappresentato dai gofri*, serviti in versione sia salata che dolce. Indimenticabile quello con radicchio e robiola. La birra che ho bevuto era bianca e delicata come il suo nome, Talco.

*Piatto tradizionale della zona montana, testimonianza della cucina montana povera ma genuina e saporita. I gofri, wafer croccante realizzati con acqua, farina, lievito e sale, cotti in una speciale pentola di ghisa.



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