NATURALI CONTRASTI.
Il birbone Segretario-Presidente (manca soltanto dopo “ Il ” la qualifica di “compagno” e saremo connessi in linea con le famose “maggioranze bulgare” di antica memoria e occidentale unanime condanna), esprime il medioevale -camuffato dalla scadente ironia?- scaramantico “gufare”, e… se fosse stato malauguratamente donna, sicuramente ancora bruciava vivo sulla pubblica piazza come una famigerata strega. Il birbone Segretario-Presidente invece del Gufo dovrebbe temere di assumere le sembianze della Civetta che è un uccello rapace, notturno, a becco adunco ed occhi tondi e gialli il cui grido (canto per i romantici amanti degli animali), tradotto nella lingua italiana, significa: “tutto mio-tutto mio-tutto mio“. Ci sono innumerevoli “versi“: verso falso, dritto, rovescio, punto a croce, zig-zag, baciato, ermetico, e… così via dicendo e fantasticando. Nelle documentate storiche realtà, evidenzio che tutti i singoli unici “grandi capi” finirono molto male, purtroppo dopo tanto tempo e con enormi sacrifici ambientali, animali, umani e materiali. Per esempio i “bischeri”, nel pisano, sono i componenti di un dolce da mangiare freddo come la vendetta accompagnata dal Vin Santo ben secco di alta gradazione. Il grido della Civetta con il verso: “tutto mio-tutto mio-tutto mio“, nella popolare credenza (che non è quel mobile della sala da pranzo) porta sicuramente grande sventura. Il “gufare“, al confronto del grido della Civetta: “tutto mio-tutto-mio-tutto-mio”, è una puerile bischerata fiorentina. (Ricordo da un racconto di Tirella).
B U O N G I O R N O M O N D O !
Quando l’ultimo albero sarà abbattuto,
l’ultimo fiume avvelenato,
l’ultimo pesce catturato,
soltanto allora ci accorgeremo,
che i soldi non si possono mangiare.
-Toro Seduto-
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