Su questi due social network esistono le più disparate opinioni, accomunate dal fatto di essere tutte negative: aNobii è troppo farraginoso, Goodreads troppo poco italiano, i social network di questo tipo sono inutili.
Ebbene, io penso che i social network letterari siano utili. Che passarci del tempo non sia mai sprecare minuti preziosi. Non sono la sola a pensarla così: ne è la prova il fatto che ha visto la luce un nuovo social network letterario, che secondo alcuni ha tutte le carte in regola per puntare su quel lato davvero social che il pubblico di aNobii e Goodreads ha colto solo in minima parte.
Si chiama @zazie, è nato dalla mente di due persone che masticano non poco la materia (Marco Ghezzi di @bookrepublic e Barbara Sgarzi alias @blimunda), e a suon di faccine dà priorità al lato emozionale della lettura. Perché sono le emozioni a muoverci da un libro all'altro, a farci finire un romanzo di corsa, a volerne centellinare un altro, a ridere e piangere da soli in treno o in spiaggia, a non vergognarci di dire che leggere è una delle cose più belle al mondo.
ps. muovermi di pari passo tra aNobii, Goodreads e Zazie non sarà facile da oggi in avanti. Temo che presto dovrò cedere il passo alla mia natura multitasking e fare una scelta. Secondo voi su cosa punterò? :-)